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Ancora qualche ora, poi lo stadio Meazza di San Siro ospiterà il derby di Milano, uno dei più attesi degli ultimi anni. Già lo chiamano derby-verità.
Due protagonisti in campo, più di tutti gli altri, incarnano la sfida delle sfide. Samuel Eto'o da una parte, Zlatan Ibrahimovic dall'altra. Due bomber unici, che si sono sfiorati in passato, nel trasferimento più clamoroso della storia recente del calcio: il camerunense fu ceduto all'Inter dal Barcellona, proprio nell'affare (per i nerazzurri sicuro) che, nel mercato estivo del 2009, portò lo svedese da Milano in Spagna, per settanta milioni di euro. Il primo si è rivelato una delle chiavi fondamentali per la conquista della tripletta nerazzurra, il secondo, fuori dall'italia, non ha raccolto grande successo (e il suo mal di pancia non è mai guarito).
E se Eto'o era stato considerato dai tifosi blaugrana un eroe, lo stesso destino non è toccato ad Ibra, partito dalla capitale del calcio italiano per vincere una Champions che all'Inter non voleva arrivare e che invece è arrivata proprio quando lui è partito. Coincidenze dicono, per chi crede che esistono. E c'è chi, visto il 2010 perfetto, tra gli interisti non si è mai pentito di aver lasciato andare 'lo zingaro' svedese.
Nel confronto tra i gol finora messi a segno, Eto'o vince 17 ad 8. I due questa sera saranno 'l'un contro l'altro armati' per l'ennesima volta, dopo le gare in Europa tra Inter e Barcellona dello scorso anno, nelle quali nessuno dei due ha segnato, ma il re Leone si è sacrificato in difesa, ed è proprio grazie al suo sacrificio da 'difensore aggiunto' se i blaugrana, colleghi di Ibra, non sono riusciti nella loro 'remuntada'. E' così che l'Inter è arrivata a Madrid.
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