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Momento esaltante per Dimarco che dopo la doppietta con la Nazionale, ha trovato il gol con la Roma e una grande prestazione contro il Barcellona. Il laterale, cresciuto nelle giovanili dell'Inter, ha raggiunto il suo sogno e non sembra volersi fermare.
"Federico Dimarco è uno di quelli che ce l’ha fatta. Un milanese cresciuto con l’Inter nel cuore e il nerazzurro nelle vene, che a tre anni andava in Curva tra le braccia del papà e a nove già faceva cantare il pallone, con quel sinistro magico che anno dopo anno è diventato sempre più potente, sempre più preciso. Nel vivaio nerazzurro in pochi avevano dubbi sul suo percorso: diventerà grande, arriverà in Serie A e farà parlare di sé", racconta La Gazzetta dello Sport.
"Simone è stato il primo allenatore dell’Inter a dargli la fiducia necessaria per imporsi: basta apparizioni, Dimarco con Inzaghi è partito titolare aggiunto ma poi con il lavoro, l’abnegazione e la fame, ha raggiunto un nuovo status. Oggi è lui il padrone della fascia sinistra nerazzurra, rimasta orfana di Perisic. Ed è il risultato di una lunga rincorsa che lo ha visto costretto ad abbandonare il comfort di casa per crescere lontano – tra Parma e Verona - e con una pressione diversa. Ora Gosens non gli sta dietro, perché Federico ha il quid in più: che non è solo l’interismo perché poi la fede calcistica conta fino a un certo punto. È qualità, è il risultato del lavoro e di tanti sacrifici che hanno finalmente portato alla ribalta il figlio della Nord", aggiunge il quotidiano.
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