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Caso Dimarco, la Procura di Milano indaga sulle minacce ricevute dopo l’euroderby

Fabio Alampi Redattore 

Uno striscione intimidatorio è stato esposto nella notte tra giovedì e venerdì sotto l'abitazione dell'esterno sinistro dell'Inter

Le minacce ricevute da Federico Dimarco nella notte tra giovedì e venersì sono finite sotto la lente di ingrandimento della Procura di Milano. L'esterno sinistro dell'Inter, al termine dell'euroderby di ritorno contro il Milan che è valso la qualificazione per la finale di Champions League, ha intonato cori insieme ai tifosi nerazzurri, e nello specifico un canto che ha scatenato la reazione degli ultrà rossoneri.

Ecco che quindi, come scrive La Gazzetta dello Sport, la Digos vuole vederci meglio: "Un coro non gradito, uno striscione intimidatorio e poi l'apertura del fascicolo da parte della Procura di Milano. L'eco dell'euroderby non riesce proprio a spegnersi, malgrado le due squadre abbiano già voltato pagina e iniziato a pensare ai prossimi - importantissimi - impegni di campo. Ma nella notte tra giovedì e ieri, uno striscione dei tifosi del Milan appeso sotto casa di Federico Dimarco ha riacceso i riflettori sulla coda del match.

[...] Morale, in molti non hanno preso bene "quegli insulti" e qualcuno ha deciso di rendere più esplicito il proprio disappunto, recapitando il messaggio "a domicilio". «Dimarco pensa a giocare... o la lingua te la facciamo ingoiare». Parole durissime, che hanno spinto la Digos a indagare sull'episodio, col coordinamento del dipartimento antiterrorismo, che si occupa anche delle azioni degli ultrà, guidato dal procuratore Marcello Viola".