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Gli ultimi colloqui con l’entourage del 23enne portoghese sono stati positivi. Djalò, in scadenza di contratto a giugno e in parola con l’Inter per l’estate, si è convinto quasi del tutto. Così, salvo nuovi colpi di scena, la prossima settimana i manager del giocatore incontreranno i dirigenti bianconeri con l’obiettivo di definire i dettagli del contratto e chiudere l’affare. La strada sembra in discesa, però nel mercato fino alle firme non si può escludere nulla", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Di sicuro la possibilità di cambiare aria subito - e non in estate, come progettato dall’Inter - ha fatto breccia nel giocatore. Djalò, fermo da marzo dopo l’infortunio al ginocchio (rottura del crociato), ha voglia di tornare a giocare gradualmente, ma fin dai primi mesi dell’anno, per ritornare quello pre intervento chirurgico nel più breve tempo possibile. Troppo pesanti sei mesi d’attesa - e da separato in casa del Lilla - con il rischio concreto di non giocare un minuto. Djaló in un primo momento pensava di poter resistere e aveva dato la parola all’Inter. Ma negli ultimi giorni la prospettiva di non vedere il campo ancora a lungo ha aumentato i dubbi del ragazzo.
Giuntoli e Manna, dopo il lavoro sottotraccia con il Lilla da cui a luglio avevano acquistato Timothy Weah, hanno capito che l’unica possibilità per arrivare al giocatore era quella di tentare l’acquisto immediato. La coppia mercato bianconera ha intercettato le perplessità crescenti del portoghese e puntando su quelle ha architettato il più classico contropiede di mercato. E l’Inter? Un po’ per la crescita mostrata da Bisseck e un po’ per la scelta di investire su Tajon Buchanan non sembra più avere né la voglia né la possibilità di progettare un controsorpasso. Djaló è sempre stato considerato dai nerazzurri un’opportunità a zero", precisa il quotidiano.
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