"Ibrahimovic - Diventare leggenda" è il film-documentario sulla vita di Zlatan Ibrahimovic, al cinema il 14 e 15 novembre. I registi, Magnus Gertten e Fredrik Gertten, sono stati ospiti nella redazione del Corriere dello Sport ed hanno rivelato interessanti dettagli sul calciatore.
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Docu-film su Ibra, parola ai registi: “Amava e voleva l’Inter. Milan? Probabilmente…”
Oggi e domani nelle sale cinematografiche ci sarà il docu-film su Ibra. I registi sono stati ospiti nella redazione del Corriere dello Sport.
INTER E MILAN - Ibra ama l'Italia e se il Milan avesse fatto l'offerta giusta sarebbe tornato senza indugi in rossonero e non sarebbe andato al Manchester. La sua famiglia ama il vostro paese. Già quando era all'Ajax il suo obiettivo era venire in Italia perché in serie A avrebbe trovato il calcio giusto per lui. L'Inter era la sua squadra del cuore, amava l'Inter, è lì che voleva andare e alla fine c'è riuscito. È stata la sua prima squadra del cuore.
PREMIER - Aveva 18 anni quando disse di non volerci andare, ora ne ha 35. Si ha diritto di crescere. Amava essere molto provocatorio. Lui sapeva che molti giocatori della sua squadra amavano la Premier. Era un ribelle. Diceva quindi meglio il calcio italiano.
PERCHÉ NO ROMA E SÌ JUVE - Non sappiamo perché decise così, il mondo del calciomercato è così, solo gli esperti lo sanno. Forse Mino Raiola faceva qualche giochetto e aveva deciso che sarebbe andato alla Juventus.
PERCHÉ PROPRIO LUI - È stato il suo momento più drammatico e poi avevamo tantissimo girato di quegli anni. Siamo riusciti ad entrare nello spogliatoio e nel centro di allenamento del Malmoe perché nella nostra città siamo rispettati. Allora c'era maggiore fiducia fra i calciatori e i giornalisti, forse il nostro è stato l'ultimo documentario indipendente sul calcio. Con Ibra la passione è scattata quando l'abbiamo visto toccare il pallone la prima volta al Malmoe. Molti professionisti all'epoca dicevano che non ce l'avrebbe fatta e invece lui ha sorpreso gli scettici. Le origini slave di Ibra? Lui è nato a Malmoe ed è svedese al cento per cento. Lui si sente scandinavo, è un immigrato molto sfacciato e duro. Lui è l'orgoglio della nostra città. Ha reinterpretato il nostro inno. Se Ibra sa di questo film? È importante capire che questo è un documentario indipendente. Zlatan non è il proprietario dell'idea. Abbiamo aggiornato il suo manager Raiola sul progetto e lui era a conoscenza del film da quattro anno ma questa non è una partnership. Per noi è stato importante restare indipendenti perché così non dovevamo passare per la sua approvazione.
AVIDO? NO, NUMERO UNO - Denaro? Non è una questione prettamente economica. Ibra vuole essere sempre il numero uno e non può accettare di guadagnare meno degli altri. Per lui è più importante vincere titoli che guadagnare tanto. Per lui è importante giocare e vincere titoli, lui vuole stare sempre al vertice, in ogni tipo di classifica.
BUFFON - Ha grande stima di Buffon che lo ha aiutato moltissimo nel suo periodo juventino.
FINE CARRIERA - Penso che tornerà al Malmoe. Se si qualificherà per la Champions (ridono, ndr) tornerà per giocare almeno sei mesi.
(Fonte: Corrieredellosport.it)
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