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DODO’: “INTER, CI SERVONO PUNTI. EVRA IL MODELLO. ZERO PROBLEMI CON MANCINI. IL FUTURO…”

Il brasiliano Dodò è una delle note più positive della Sampdoria. Ai microfoni di Repubblica, edizione ligure, racconta il suo ambientamento in blucerchiato: “ Avevo bisogno solo di giocare con continuità, sono stato troppo tempo fermo....

Daniele Mari

Il brasiliano Dodò è una delle note più positive della Sampdoria. Ai microfoni di Repubblica, edizione ligure, racconta il suo ambientamento in blucerchiato: " Avevo bisogno solo di giocare con continuità, sono stato troppo tempo fermo. So che nelle prime partite con la Samp non sono stato perfetto, ma ora mi sento bene. Di solito a gennaio si prendono giocatori già pronti, i dubbi su di me erano legati soprattutto a questo».

Dodò, sabato sera la Sampdoria va in casa dell'Inter, della sua Inter. Pronto a dimostrare a Mancini di che pasta è fatto?

«Io penso solo che dobbiamo conquistare punti, con Mancini non ho avuto alcun problema. Solo dopo gli interventi al ginocchio ho perso spazio ed era giusto andare dove avevo possibilità di giocare».

Tutte e due le squadre sono in crisi... bisogna aspettarsi 22 uomini terrorizzati?

«Normale che ci sia un po' di tensione, sono momenti delicati. Ma dal fischio d'inizio in poi si gioca a mille».

La Sampdoria ultimamente non sta proprio giocando a mille.

«Parlo da quando sono arrivato io, secondo me abbiamo raccolto davvero poco rispetto a come abbiamo giocato, fra Bologna Torino e Roma siamo stati molto sfortunati negli ultimi minuti. E con l'Atalanta magari non abbiamo dato spettacolo, ma intanto abbiamo preso zero gol».

Si dice che Dodò possa giocare solo con la difesa a tre perché non sa difendere...

«In realtà ho sempre giocato a quattro prima di incontrare Mazzarri all'Inter. A me piace più attaccare, è vero, ma in Italia in questi anni ho imparato a difendere. E poi è vero che con la difesa a tre posso stare più vicino alla porta avversaria, ma ci sono sempre le diagonali...» .

Domenica scorsa a Marassi, nel recupero di Samp-Atalanta: dribbling secco e cross al bacio per Alvarez che spreca. Dà più soddisfazione saltare l'uomo o mettere il pallone in mezzo come dio comanda?

«Meglio un bel cross, possibilmente vincente...».

Ci ha messo poco a diventare titolare.

«Montella mi ha fatto giocare appena c'era la possibilità, a Bogliasco mi hanno tutti accolto bene».

Pure l'altro interista Ranocchia ha fatto fatica all'inizio .

«Andrea ha avuto ancora meno tempo di me per ambientarsi, non è facile».

Nello spogliatoio chi l'ha aiutata di più?

«Conosco Fernando da un sacco di anni, abbiamo giocato insieme in tutte le giovanili brasiliane, mi sta dando una grande mano».

Ha mandato in crisi una marea di tifose blucerchiate...

«Ma mi sento un ragazzo normalissimo... (e abbassa lo sguardo, ndr)».

Quindi si può dare la notizia a tutte le supporter doriane: Dodo è single.

«Sì ma preferisco parlare d'altro».

Genova le piace?

«Mi sembra molto bella, c'è il mare, ma non l'ho praticamente vista, sono arrivato da poco e c'è stato un infrasettimanale di mezzo, poi la sera non esco molto».

Saudade?

«Sono andato via di casa a undici anni nei vari campus dei club calcistici brasiliani. La mia famiglia viene spesso a trovarmi ma sono uno abituato a stare da solo».

Un modello di esterno sinistro?

«Mi piacerebbe ripetere la carriera di Evra. Ha vinto tutto e a 34 anni gioca come quando ne aveva 20, si vede che ha la testa giusta»

Lei è in prestito secco, significa che dopo questi sei mesi a Genova se ne tornerà a Milano...

«Nel calcio non si sa mai, per ora ha un contratto con la Samp fino a giugno. Sino a fine campionato farò il meglio qui».

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