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Dodò: “Thohir ha progetto importante, con l’Inter avrò la Selecao. Johnny…”

È uno dei calciatori che ha più impressionato in questo primo scorcio di ritiro. Il brasiliano Dodò, arrivato in nerazzurro dalla Roma, è stato intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport. Queste le parole del laterale brasiliano:...

Giovanni Montopoli

È uno dei calciatori che ha più impressionato in questo primo scorcio di ritiro. Il brasiliano Dodò, arrivato in nerazzurro dalla Roma, è stato intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport. Queste le parole del laterale brasiliano: “dopo due anni alla Roma, sapere che una squadra importante come l’Inter avesse pensato a me mi ha fatto enormemente piacere. Insieme al mio procuratore abbiamo capito che questa era la migliore opzione per me”.

MAZZARRI – “la sua presenza ha influito tantissimo, il suo modo di sviluppare il calcio sugli esterni. Ero consapevole della fama del nostro allenatore e non ho avuto dubbi. Fin da piccolo ho dimostrato le qualità migliori in fase offensiva, ma in Italia sono migliorato molto nella fase difensiva”

ALBORI – “da bambino giocavo come centrocampista offensivo e all’occorrenza, trequartista. Affinavo la mia tecnica disputando tre partite a week end. Ho iniziato a giocare in strada, poi a 15 anni sono arrivato al Corinthians e il mio allenatore ha deciso di sfruttare sulla fascia la mia corsa”

IDOLO – “assolutamente Ronaldo. Quando giocavo nel Corinthians ho avuto il privilegio di giocarci insieme, mi sono fatto dare due sue maglie e le sue scarpe…le conservo ancora con grande cura!”

SCUDETTO – “quello nerazzurro è un progetto importante, nei prossimi anni è previsto che la squadra sia rinforzata con nuovi innesti e con la crescita dei giovani. Come ha detto il presidente l’obiettivo è vincere lo schdetto nei prossimi 10 anni. Questa stagione? disputare un bel campionato e arrivare fino in fondo in Europa League, sarebbe importante per l’Inter e per l’Italia che vuole risalire nel ranking UEFA”

BRASILINTER – “io l’ho sempre considerata una squadra un po’ brasiliana. L’anno del triplete aveva tre brasiliani in campo (Julio Cesar, MAicon e Lucio); la nazionalità dei giocatori in campo però non conta, quello che interessa è conquistare le vittorie”

JONATHAN – “dei miei nuovi compagni mi ha impressionato perché sta ricoprendo un ruolo diverso dal suo abituale, l’interno di centrocampo. Si è messo a disposizione dell’allenatore e nella prima amichevole è andato molto bene”

SCELTA – “i nerazzurri mi hanno presentato un progetto nel quale posso essere più partecipe. A livello personale avrò una visibilità ampia che potrà essermi utile in ottica nazionale. È il mio obiettivo, dopo le chiamate in Under 17 e Under 20 sono convinto che i nerazzurri mi daranno l’opportunità di arrivare alla SElecao”

TOTTI – “Garcia è un tecnico che stimo non solo come allenatore ma anche come persona. Totti invece è uno spettacolo. Quando vedi le sue gare in televisioni o dalla tribuna capisci che è forte perché vedi le sue giocate, ma è allenandosi insieme che si comprende a pieno che è diverso dagli altri”

SOGNO – “raggiungere gli obiettivi che la società ha fissato e giocare il più possibile”