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Domenica sarà una giornata molto importante per Piero Ausilio e non solo per la fondamentale sfida che attende l'Inter a San Siro contro la Roma. Come riportato dal Corriere dello Sport, infatti, il direttore sportivo nerazzurro proprio il prossimo 21 gennaio compirà 20 anni di Inter. Arrivò nel 1998 come segretario del settore giovanile, per poi mettere in atto una scalata che lo ha portato a dirigere in prima persona l'area tecnica del club:
INIZI - "Ci è arrivato per la precisione il 21 gennaio 1998, quando alla guida della società c’era Massimo Moratti, e non solo è resistito ai vari cambi di proprietà, ma addirittura ha fatto carriera: ha iniziato come segretario del settore giovanile e adesso ha la responsabilità dell’intera area tecnica".
GIOVANI - "Negli anni alla cantera nerazzurra ha acquistato e scoperto pagandoli cifre spesso irrisorie Balotelli, Martins, Pandev, Bonucci, Destro, Duncan, Benassi, Obi, Donati, Mbaye e Obi, tutti giocatori che hanno indossato la maglia della prima squadra o che hanno portato plusvalenze importanti. Al lavoro come responsabile organizzativo (dal 2000) e poi come direttore del vivaio (dal 2005) ha abbinato quello di assistente del direttore sportivo di turno".
IN PRIMA PERSONA - "Dal 2005 al febbraio 2014 è stato coinvolto in trattative importanti Icardi, Coutinho e Kovacic, tutti affari conclusi da Branca. Dal 2009, più precisamente dalla trasferta di Kiev in Champions, ha iniziato a seguire la prima squadra e da allora Appiano Gentile è la sua seconda casa. Da quasi 4 anni, invece, è lui a... rischiare in proprio (...). Ausilio ha alternato operazioni importanti come Perisic (pagato 16 milioni, adesso ne vale più di 50), Brozovic (costato 8) e Skriniar (valutato 20 più 15 di bonus, dopo 6 mesi è già oltre quota 50) ad altre che non hanno dato i risultati sperati (Hernanes e Kondogbia, che è esploso al Valencia, non sarà una minusvalenza: può essere riscatto a 25 milioni più il 25% sulla futura rivendita ; Gabigol gli è stato imposto) e mai come adesso è stato vicino al suo primo obiettivo: riportare l’Inter in Champions. Il passo successivo sarà farle rivincere un trofeo, uno step “obbligato” per chi come lui ha assaporato la gioia del triplete".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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