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Acque agitate in casa Inter sulla questione arbitrale. La punta dell’iceberg, secondo la Gazzetta dello Sport, è stata raggiunta domenica contro il Napoli. La direzione di gara di Tagliavento, secondo i rumors interisti, non h afatto altro che confermare un trend stagionale che in società non è passato inosservato.
E’ chiaro, l’Inter h ale sue colpe, ma il fatto che, ad esempio Tagliavento, già in passato (Inter-Roma), aveva lasciato dei dubbi, con la gara del San Paolo all’Inter qualcuno l’ha presa male, ed in primis Mazzarri. Se poi si aggiunge che, l’ultimo rigore a favore risale all’8 Maggio, stride il fatto di non averne avuti ancora a favore in questo campionato, mentre quelli fischiati contro sono già 4. Ma quello che fa di più arrabbiare a Palazzo Saras e alla Pinetina è una certa disparità di giudizio e di una relativa omogeneità in quanto finora fischiato a favore e contro. E questo a prescindere dai meriti e dai demeriti che si sono manifestati partita per partita .
Analizzando i singoli episodi,per esempio, l’ultimo della serie è il secondo giallo ad Alvarez (che gli farà saltare il derby) e quello non mostrato a Mertens per analogo fallo di mano. Poi ci sono i rigori non concessi: Palacio (Napoli-Inter), Acquah su Alvarez (Inter-Parma), mentre di contro ci sono una serie di episodi fischiati contro dubbi o eccessivamente fiscali, come il fallo di Wallace in Torino-Inter. Del rigore contro la Roma, fallo di Pereira nettamente fuori area, stridono anche gli appena 2’ di recupero concessi a Bologna, Come il rosso a Handanovic in Torino-Inter: vista dall’Inter, una decisione come minimo dubbia e costata 85’ in dieci contro undici. Quella sera Mazzarri preferì il silenzio stampa, domenica sera a Napoli no: evidentemente, nei pensieri dell’Inter, poco meno di due mesi sono passati invano.
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