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Dumfries da applausi
—Di fatto l’inizio di questa stagione di Dumfries è assolutamente da applausi. Con l’Inter, tra campionato e Champions League, ha collezionato due gol e tre assist in nove presenze. Con l’Olanda tre assist in quattro partite e il rigore procurato al 90’ ad Atene che di fatto vale mezza qualificazione all’Europeo. Numeri che certificano quindi quanto sia diventato fondamentale nel gioco delle sue squadre. Il tutto, per stessa ammissione del giocatore, anche per merito di Simone Inzaghi. Sbarcato a Milano come scommessa e col gravoso compito di non far rimpiangere Hakimi, Dumfries oggi non è più solo corsa e fisico. Il laterale, grazie alla sua determinazione e all’opera del suo allenatore, sta migliorando nella tattica e pure nella tecnica, particolari curati con abnegazione e fame di arrivare anche nei supplementi di lavoro in quel di Appiano. Quel ragazzo che aveva esordito (e segnato) in giovane età con la nazionale di Aruba, conscio però che un giorno sarebbe arrivato a difendere l’arancione dell’Olanda, migliora e matura a vista d’occhio.
Rinnovo e prezzo
—Normale quindi che l’Inter voglia blindarlo (la scadenza oggi è fissata al 2025, ma sono già iniziati i dialoghi per il prolungamento voluto da tutte e due le parti) e premiarlo, alzandogli l’ingaggio, che passerà da 2.5 a circa 4 milioni di euro netti a stagione sino al 2027. Consequenziale pure che in giro per l’Europa le prestazioni del giocatore non siano passate inosservate. Tra le big d’Inghilterra gli estimatori non mancano di certo per Dumfries - in passato anche sul taccuino del Bayern Monaco -, con le big di Premier che potrebbero provare ad affondare il colpo la prossima estate per il classe ’96”, si legge.
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