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Getty Images
5 gol nelle prime 6 giornate, contro l'Atalanta la rete del 2-2 e un rigore procurato, ma anche numerosi palloni persi che hanno fatto mugugnare San Siro: giornata di luci e ombre per Edin Dzeko, che ieri ha potuto testare di persona l'esigenza del pubblico nerazzurro. L'attaccante bosniaco rimane un imprescindibile per Inzaghi ma, come scrive Tuttosport, il confronto con l'ingombrate "spettro" di Lukaku rimane: "A un certo punto della ripresa, dopo un passaggio sbagliato, sono anche piovuti i primi fischi di San Siro, uno stadio che non perdona, neanche chi, qualche minuto dopo, ha saputo segnare il gol del 2-2, il quinto nelle prime sei giornate di campionato, uno score che nel XXI secolo ha avuto in nerazzurro solo un certo Diego Milito".
"L'Inter ha iniziato la gara benissimo, disputando 20 minuti eccellenti, grazie, anche, ai movimenti e alla regia offensiva del bosniaco. Peccato, però, che Dzeko di mestiere faccia anche il centravanti, ha il 9 sulle spalle, quello che ha indossato per due anni un certo Lukaku, e nei primi dieci minuti, prima e dopo l'1-0 di Lautaro (al 2' su cross di Darmian e al 10' su assist di Lautaro), ha mancato due ghiotte occasioni per segnare e, magari, tramortire l'Atalanta. Quando la Dea è poi uscita fuori, trovando il pareggio, l'Inter ha perso la bussola del gioco anche perché Dzeko ha cominciato a sbagliare alcune scelte (saranno 16 i palloni persi a fine gara, più di tutti i giocatori nerazzurri). E così nella ripresa, quando l'Inter ha alzato i giri, senza però concretizzare, ecco che dagli spalti sono arrivati i primi mugugni, per lui e Calhanoglu".
"Niente di male, Dzeko a 35 anni ha la corazza giusta per "sfidare" San Siro e infatti senza colpo ferire ecco che al 26', sul tiro di Dimarco deviato da Musso, è stato proprio lui ad avere il guizzo giusto per insaccare, sotto la Curva Nord. E sempre Dzeko, al 38', ha di fatto procurato il rigore di Demiral, che per anticipare il suo colpo di testa su cross di Dumfries, ha deviato il pallone con il braccio. Anche in questo caso il confronto con Lukaku è tornato subito d'attualità, perché il belga avrebbe preso il pallone per trasformare il tiro dagli undici metri, mentre l'ex giallorosso non è nell'elenco dei rigoristi di Inzaghi che ha indicato infatti in Dimarco il designato a calciare. Ed è andata come è andata, ma Dzeko rimane imprescindibile per questa Inter, tant'è vero che il tecnico, se può, non lo toglie mai dal campo e c'è da scommettere che anche martedì, a Kiev, sarà al centro dell'attacco contro lo Shakthar".
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