Tripletta di Lautaro, doppietta di Dzeko: i due attaccanti dell'Inter sono stati i grandi protagonisti della goleada di venerdì sera contro la Salernitana. Un'abbuffata di gol quasi necessaria, dopo le quattro partite consecutive senza segnare che avevano rallentato la marcia nerazzurra e alimentato i dubbi sulla coesistenza tra l'argentino e il bosniaco. Un feeling non immediato, a differenza di quanto accaduto tra il Toro e Lukaku, ma l'intesa tra i due sta crescendo. Così scrive La Gazzetta dello Sport:
primo piano
Dzeko-Lautaro, cresce l’intesa: l’Inter spera nella svolta. E c’è una novità
I due attaccanti nerazzurri, in gol nella goleada contro la Salernitana, non segnavano nella stessa partita da oltre 5 mesi
"Questo non è amore a prima vista, feeling al primo scatto: per intendersi, questa dell'Inter 2021-22 non è una coppia baciata subito dal destino. Se nelle ultime due stagioni Lautaro Martinez aveva trovato in Romelu Lukaku un'anima quasi gemella, adesso l'argentino non sembra unito a Edin Dzeko dallo stesso sentimento istintivo. Eppure l'impetuosa ripartenza nerazzurra contro la Salernitana rischia di cambiare definitivamente la prospettiva: per Dzeko-Lautaro ci sarà un prima e un dopo il festival di venerdì sera a San Siro in cui si sono divisi cinque reti. La loro corrispondenza non sarà ancora esplosa del tutto, ma inizia finalmente a vedersi un filo sottile che li collega".
La novità
"L'ultima gara prima di venerdì in cui i due avevano segnato insieme era la trasferta col Sassuolo del 2 ottobre: 5 mesi fa, un'eternità. L'ultimo gelido febbraio aveva poi sparso dubbi e la "distanza" tra il bosniaco e l'argentino sembrava ingigantirsi di partita in partita. [...] Inzaghi ha insistito sull'argentino nonostante un digiuno in A di due e mesi e mezzo: tanta fiducia ostinata è stata poi ricompensata con una tripletta rabbiosa. Rispetto alla sfida col Milan di 3 giorni prima, venerdì il Toro ha occupato militarmente l'area di rigore ed è questa la novità. Edin, invece, ha continuato a dare le carte alle sue spalle: è sempre più il bosniaco a cercare l'argentino e non l'opposto, come insegna la rete del 3-0".
© RIPRODUZIONE RISERVATA