TuttoSport ha intervistato Amar Osim, l’allenatore che per primo puntò su Dzekoallo Zeljeznicar. Edin aveva solo 11 anni la prima volta che lo ha visto giocare e lui era una promessa che segnava già a raffica. «Fa parte di una fantastica generazione. Noi avevamo la squadra migliore in Bosnia, ma lui faceva già la differenza. Edin nelle giovanili avrà realizzato qualcosa come 40-50 gol a stagione. Non è mai semplice segnare, anzi è la cosa più difficile nel calcio. Non ci riesci se non sei forte e intelligente, doti da top player, tutte insite in Dzeko», ha confessato l'allenatore al quotidiano torinese.
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Chi ha scoperto Dzeko: “Più facile giocare con lui che con Lukaku. Inter, club giusto”
Il primo allenatore del giocatore bosniaco ha parlato di lui spiegando le sue caratteristiche e ha detto la sua sull'approdo a Milano
Da sempre serio e disciplinato, Edin ha lavorato per arrivare ad alti livelli e «ha dimostrato che credendoci i sogni possono realizzarsi. Gli altri ragazzini pensavano ad altro, lui pensava solo al calcio. Per noi in pratica è un eroe», ha aggiunto Osim.
«Vincere con l'Inter? Credo abbia scelto il club giusto, era difficile trionfare con la Roma. Un grande club ma che ha conquistato pochi titoli. Ho visto tante partite - ha continuato il suo racconto - di Dzeko nella capitale e la sensazione era che solo lui potesse cambiare le cose per la Roma in campo. Non è facile giocare in queste condizioni quando ambisci a vincere. Nell'Inter la storia può essere diversa».
"Più facile che con Lukaku"
L'attaccante è arrivato all'Inter per sostituire il belga e farà di tutto per non farlo rimpiangere agli interisti. «Hanno un gioco diverso. Mentre Romelu butta palla avanti, corre, salta e segna, giocare con Edin è più facile. Perché dovrà fare il lavoro sporco e avere le energie per segnare. Sa creare spazio, dialogare con i compagni e con Correa e Lautaro può trovarsi molto bene», ha spiegato Omir.
«Il belga ha un gioco diverso. Butta la palla avanti, corre, salta e segna. Ma è più facile giocare insieme a Dzeko. A Milano non dovrà solo fare il lavoro sporco ma avrà le energie per segnare. Poi Edin è capace di creare spazio e dialogare con i compagni. Con Correa e Lautaro può fare molto bene. Dzeko era un bimbo magrolino cresciuto in Bosnia, oggi è un ragazzo fantastico, non solo un top calciatore», ha concluso il primo allenatore dell'attaccante interista.
(Fonte: TS)
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