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Ecco il vero Kondogbia. I meriti di Pioli e l’arrivo di Gagliardini. Ora il francese…

Tra i tanti meriti di Stefano Pioli, da quando è arrivato all'Inter, c'è stato sicuramente quello del recupero di Geoffrey Kondogbia

Riccardo Fusato

Tra i tanti meriti di Stefano Pioli, da quando è arrivato all'Inter, c'è stato sicuramente quello del recupero di Geoffrey Kondogbia. Il centrocampista francese, costato 31 milioni più bonus, si è letteralmente trasformato con il nuovo tecnico in panchina. Votato a furor di popolo «Calciobidone 2016» come peggior straniero del campionato nell’anno solare, Kondo si sta prendendo tante rivincite. Compresa quella contro chi lo vedeva a rischio panchina con l’arrivo di Gagliardini. Complice la squalifica di Brozovic, contro il Chievo Pioli invece ha lanciato proprio le «twin towers» (188 centimetri a testa) e la risposta è stata ottima. Con al fianco per la prima volta un ragazzo più giovane di lui (23 anni Kondo, 22 Gagliardini), l’ex Monaco sembra essersi ulteriormente responsabilizzato. Partita di estrema sostanza, la sua, con un grande lavoro d’interdizione ma anche la giusta intesa col compagno nell’alternare gli affondi.

E visto che Gaglia è meno anarchico di Brozo, Geoffrey ha potuto farsi notare anche in costruzione. Tanti i passaggi (61, il migliore), molti dei quali non banali, vere rasoiate in verticale a saltare la linea del Chievo e innescare l’attacco nerazzurro.

(Gazzetta dello Sport)

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