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Eder: “Con i cinesi si pensa in grande. Ferrero? Mi ha fatto arrabbiare. Se segno esulto”

L'attaccante nerazzurro si è raccontato al quotidiano genovese in occasione della sfida contro la Sampdoria

Francesco Parrone

Intervistato da ilSecoloXIX, l'ex Sampdoria, Eder Citadin Martins, ha parlato del suo passato e dell'attualità. L'attaccante italo-brasiliano ha dispensato anche consigli per il giovane attaccante Schick e lanciato qualche frecciatina al suo ex presidente Ferrero"Se segno esulto? Certo, contro Emiliano Viviano esulto eccome (ride). A modo mio, con molto rispetto per città e tifoseria che mi hanno dato tantissimo in 4 anni".

NESSUN RIMPIANTO ALL'INTER -"No, mai. Nel calcio si vivono momenti alti e bassi e bisogna solo lavorare. E' vero, con la Samp da agosto a gennaio avevo fatto 12 gol poi quando sono passato all'Inter mi sono bloccato ma sapevo che avrei incontrato difficoltà arrivando a metà stagione. Anzi, avevo solo 3 mesi. Tante cose non sono andate, ma ho centrato l'obiettivo dell'Europeo".

IL RILANCIO -"Il gol contro la Svezia è stata la gioia più grande della mia carriera finora, ma non avevo bisogno di rilanciarmi. Mi sono sempre allenato e mister Conte e poi mister Ventura lo hanno apprezzato convocandomi".

POSSIBILE RITORNO ALLA SAMP -"Non c'è mai stata davvero questa possibilità. Ho fatto una scelta, la porto avanti. E la maggior parte delle cose che si dicevano sul mio riscatto da parte dell'Inter non erano vere: ad esempio che avrei dovuto fare un tot di partite. Non era così. Mai dire mai. Quando esco dal casello di Nervi mi commuovo, mi sento a casa. Sono stati 4 anni unici a livello calcistico ma anche con la città".

SCHICK IN NERAZZURRO -"Una sua partita dall'inizio non l'ho ancora vista, però quando è subentrato mi ha colpito. Nel derby era imprevedibile con tutti quei dribbling. Si vede che ha tanta qualità, me lo confermano i miei ex compagni blucerchiati. Ha davanti un futuro importante. Io penso che lui sia giovane, bravo ma deve ancora crescere, dimostrare tutto. Alla sua età se c'è la possibilità di rimanere in un club come la Samp, è bene restarci. Per maturare, intendo è sempre meglio giocare piuttosto che andare subito in un top club dove la concorrenza è alta e magari non giochi".

ADDIO ALLA SAMP -"E' venuta una grande opportunità come l'Inter e comunque negli ultimi sei mesi a Genova il presidente Ferrero ha detto cose che non mi sono piaciute. Sembrava me ne volessi andare io mentre molte cose di quella trattativa non le ho neppure condivise".

RAPPORTO CON FERRERO - "Mi ha mandato un messaggio questa settimana dopo 14 mesi di silenzio. Boh, lui è così. Umanamente gli voglio bene, mi ha fatto un po' arrabbiare però. Cosa mi ha scritto? Ciao mio campione, ci vediamo lunedì"

VICINO AL LEICESTER - "Sì, avevo sentito mister Ranieri, ama alla fine ho preferito l'Inter. Il calcio italiano lo conosco bene, quello inglese no. Pensavo tra me "e se poi va via Ranieri?". Non avevo torto".

INTER CINESE -"Era già un top club e la proprietà sta investendo e pianificando per tornare ai massimi livelli. I cinesi non solo investono, sono molto presenti e professionali. Si pensa in grande".

SPERANZE CHAMPIONS -"Da quando c'è Pioli abbiamo un ritmo da scudetto. Però i primi tre mesi li abbiamo buttati e recuperare è difficile. Ci sono ancora 27 punti, vogliamo provarci. Mi dispiace, ma a cominciare dalla Samp".

FUTURO ALL'INTER -"Ho il contratto fino al 2020, quindi sì. Poi è normale che si voglia giocare perché i mio obiettivo sono i Mondiali. Sicuramente farò il ritiro estivo con l'Inter e poi vedremo, io comunque sto benissimo".

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