"L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport parla di Eder e di come, finalmente, l'attaccante italo-brasiliano si sia sbloccato. Questo è quanto scrive la "rosea":
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Eder si sblocca per Inter e Nazionale, ma adesso c’è la bestia nera…
L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport parla di Eder e di come, finalmente, l’attaccante italo-brasiliano si sia sbloccato. Questo è quanto scrive la “rosea”: LE DICHIARAZIONI – “Novanta giorni dopo il...
"LE DICHIARAZIONI - "Novanta giorni dopo il sapore è sempre lo stesso. «Tutti mi sostenevamo, mi davano fiducia dicendomi di stare tranquillo basandomi sulle mie buone prestazioni. Ringrazio quelli che mi sono stati vicini». Eder nella notte di sabato ha ritrovato il sorriso lasciato a Genova. Era il 24 gennaio quando l’oriundo segnava l’ultimo dei suoi 12 gol stagionali con la maglia della Sampdoria. Era il 24 gennaio quando l’allora blucerchiato infilava il Napoli in una sconfitta casalinga 4-2. La dedica viaggia poco, arriva a coloro che lo hanno sostenuto in questi tre mesi. «Il gol è per tutti i miei compagni, il gruppo mi ha accolto subito bene e mi hanno aiutato in questo momento difficile - ha ammesso Eder - senza mai farmi pesare l’assenza del gol. Molti si sono soffermati più sul problema del gol che delle prestazioni, ho fatto buone partite ma sono rimasto sempre tranquillo, lavoro bene in allenamento poi decide il mister. Continuo a lavorare tranquillo perché questo mio modo di essere mi ha sempre portato avanti".
"LO YOGA CON NAGA - "Nello spogliatoio c’è sempre stato qualcuno pronto ad aiutarlo, a offrirgli un supporto morale e concreto in mesi in cui tutto quello per cui era stato acquistato a gennaio, pareva improvvisamente svanito. «Mi hanno sostenuto sempre i miei compagni. Lo yoga di Nagatomo? Porta tranquillità, magari comincio anche io...». Il sorriso che accompagna la battuta certifica come il gol segnato all’Udinese gli servisse. Dal punto di vista morale per darsi delle risposte interiori, per capire che le 5 panchine consecutive non lo avevano smussato. E dal punto di vista pratico perché un gol ricorda anche al c.t. Antonio Conte che all’Europeo potrà tornare utile. «Il gol dà gioia averlo fatto sotto la Curva Nord e dà fiducia, ma alla Nazionale penseremo dopo il 15 maggio - ha commentato -. Qui è diverso dalla Samp, ci sono tanti giocatori in attacco dello stesso livello e tutti dobbiamo essere pronti. Anche Jovetic è rimasto fuori da quando sono arrivato fino alla partita con il Frosinone, poi il mister l’ha messo dentro e lui ha fatto la differenza".
"LA BESTIA NERA - "Eder serve. Eccome. Specie in quelle partite in cui magari l’avversario schiaccia, preme e l’agrume Italia spremuto magari possa rifiorire con una partenza folgorante. D’altronde il gol di sabato mette ancora una volta l’accento sulle sue caratteristiche principali. Eder è essenziale quando gli si mette davanti tanto spazio, quando può puntare l’avversario e saltare dentro decine di metri di erba. Anche lui stesso lo dice: «Il gol da prima punta perché sono entrato al posto di Icardi? È stata solo una casualità». Vero, lui prima punta non è. «Qui ho giocato a destra, a sinistra e come punta - aggiunge -. Sapevo che se non avessi segnato sarebbero arrivate delle critiche, ma ho fatto delle buone prestazioni. Sapevo che qui all’Inter avrei trovato questa situazione dei pochi gol fatti. Però è vero: a volte senza continuità è dura, ma il mister ha dato opportunità a tutti. Il mio futuro? Ho il contratto con l’Inter, sono arrivato adesso e non penso di cambiare». Il futuro prossimo invece si chiama Roma, in casa della Lazio. Avversario da incubo per lui: 7 sfide, 7 sconfitte, nessun gol segnato".
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