Per chi ha vissuto l’Inter dei primi anni 2000, i trionfi sul campo non sono stati moltissimi, ma spesso di qualità - e che qualità - se n’è vista in vari calciatori. Uno di questi è sicuramente il turco Emre Belozoglu, nerazzurro dal mancino pregiato tra il 2001 e il 2005. A 36 anni, Emre è un giocatore ancora in attività: gioca in patria, nella massima serie turca, con l’Istanbul Basaksehir: il bello è che in Super Lig - dopo 9 giornate - è pure primo, davanti a Besiktas, Galatasaray, Bursaspor e Fenerbahce.
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Emre se la gode, primo in Turchia: “La mia Inter? Uno più forte dell’altro. Io e Vieri…”
Emre Belozoglu, nerazzurro dal 2001 al 2005, guarda tutti dall'alto nella Super Lig turca: è primo con l'Istanbul Basaksehir. Ma non dimentica l'Inter...
Con la sua immancabile maglia numero 5, Emre guida da leader l’Istanbul BB. Non dimentica però l’Italia, la sua seconda casa: “Il mio secondo paese" - spiega a gianlucadimarzio.com. "Con l'Inter abbiamo vinto una Coppa Italia e raggiunto anche una semifinale di Champions. Milano? E' la mia seconda città, ci torno spesso e ho tanti amici, da Zanetti a Cordoba. Ivan mi ha dato un consiglio per quando mi ritiro? Voglio tornare in Italia per studiare a Coverciano, vorrei diventare direttore sportivo. Primi in classifica? Merito del nostro allenatore che in questi anni ha creato un grande gruppo: unito e compatto. Fiorentina? Avevo 20 anni quanto Terim voleva portarmi a Firenze, ma il Galatasaray chiedeva 20 milioni e Cecchi Gori non volle fare questo investimento. Mancini? Mancini è un grande allenatore, soprattutto tatticamente. E poi crea un grande rapporto con i giocatori. Personalmente ricordo che mi stava sempre vicino con consigli e accorgimenti, e poi anche molti miei amici turchi mi hanno detto che si sono trovati benissimo con lui durante la sua esperienza al Galatasaray. Dell’Inter ricordo Ronaldo, Zanetti, Cordoba, Recoba, uno più forte dell'altro. Vieri? Nel mio periodo a Milano sono stato in uno dei suoi appartamenti e per due mesi non gli ho pagato l'affitto per vedere quale sarebbe stata la sua reazione. Quando se n'è accorto... mi avrebbe voluto uccidere! Ma sempre con il sorriso sulle labbra perché lui è un grande amico, ancora oggi ci vediamo e ci sentiamo spessissimo. Feste assieme? Non ne posso parlare altrimenti…"
(gianlucadimarzio.com)
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