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Nella prima uscita stagionale dell'Inter, Eriksen non ha convinto nel ruolo di trequartista. Il danese, da quando è arrivato in Italia, non è riuscito ancora a ingranare e il suo futuro rimane sempre in bilico.
"Sono circa 27 i milioni di euro spesi a gennaio per averlo dagli Spurs. Pochi, per via di un contratto che sarebbe scaduto il successivo 30 giugno: in realtà le parti avevano già un accordo per l’arrivo a zero in estate, tuttavia la volontà del Barcellona di non privarsi di Vidal a gennaio convinse l’Inter a chiudere subito per l’ex Ajax. Oggi, a distanza di otto mesi dal suo arrivo, diventa difficile stilare una valutazione del cartellino: non inferiore ai 27, ovviamente, ma nemmeno da 50-60 di cui si parlava nei mesi scorsi, quando il nome di Eriksen veniva accostato addirittura al Real Madrid. Da adesso proverà a convincere l’Inter, altrimenti uno sguardo a gennaio diventerebbe quantomeno logico: il giorno 4 inizierà il mercato. E con un Europeo all’orizzonte, Eriksen non può permettersi di fallire un’altra mezza stagione. E l’Inter non può permettersi di annullare un capitale – tecnico ed economico – del genere: la situazione va maneggiata con cura, il rischio di fallire c’è. Per tutti", si legge su Gazzetta.it.
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