Suo papà Thomas e Morten Olsen. Sono loro gli unici allenatori ad aver criticato aspramente Christian Eriksen nel corso della sua carriera. L'ex CT della Danimarca ha dichiarato in passato: "Mi è bastato guardarlo 5 minuti. Fa parte di quelli che io chiamo i 'calciatori Wow'". Strigliate d'amore rispetto al trattamento riservato al Tottenhamda Mauricio Pochettino, che lo chiamava "Golazo" per la capacità di realizzare gol incredibili con estrema facilità. La Gazzetta dello Sport riavvolge il nastro della carriera di quello che si appresta a diventare un calciatore dell'Inter.
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L’idolo Totti, il rapporto con Morten Olsen e papà Thomas: Eriksen, il ‘calciatore Wow’
Un breve ritratto di Christian Eriksen, che si appresta a diventare un calciatore dell'Inter
Il rapporto tra Eriksen e Morten Olsen è molto particolare. Il CT lo portò in Sudafrica nel Mondiale 2010 ad appena 18 anni: fu il più giovane tra gli oltre 700 calciatori presenti. Quattro anni più tardi, in Brasile, il commissario tecnico lo accusò di non "aver sviluppato il suo gioco e non prendersi responsabilità". Pronta la risposta di Christian, che realizzò 15 reti nelle successive 20 partite.
Papà Eriksenportò Christian sui campi all'età di 3 anni. Lui non riuscì a diventare calciatore a causa dei tanti infortuni, ma fece innamorare del calcio proprio il classe 1992 e sua sorella Louise, oggi calciatrice della Danimarca. Con lui Eriksen fece un lavoro maniacale, prima di iniziare a 14 anni a fare i provini in giro per l'Europa. Il Chelsea lo ritenne troppo leggero, al Barcellona non riuscì a mettersi in mostra, infine il Milan. Nulla da fare.
Tra i suoi idoli c'è Totti, che gestiva sempre a 'Football Manager', ma fu lo scopritore di Ibrahimovic a segnalarlo all'Ajax. Da lì l'ascesa, a partire dal settore giovanile fino al Tottenham di Pochettino. Ora la chance chiamata Inter e una nuova avventura ai nastri di partenza.
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