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Errata gestione del risultato. Piace la reazione ma in difesa…

Riccardo Fusato

Nicola Cecere, noto giornalista della Gazzetta dello Sport, e da sempre molto vicino agli ambienti nerazzurri, prova ad analizzare i lmomento dell’Inter, anche in virtù del pareggio contro il Parma e delle prossime due partite contro Napoli...

Nicola Cecere, noto giornalista della Gazzetta dello Sport, e da sempre molto vicino agli ambienti nerazzurri, prova ad analizzare i lmomento dell'Inter, anche in virtù del pareggio contro il Parma e delle prossime due partite contro Napoli e Milan, prima della sosta natalizia.

Inter, dunque, che pur giocando male ed in maniera molto ballerina, ha addirittura il match ball conCambiasso, in pieno recupero. Una girata volante di sinistro quasi dal dischetto eseguita fin troppo come dettato dal manuale del calcio: collo pieno, dritto per dritto. L’avesse colpita un po’ sbilenca il portiere Mirante non se la sarebbe cavata e l’Inter avrebbe acciuffato quel successo in campionato che le manca da un mese esatto (Inter-Livorno 2-0). Ma non sarebbe stato un risultato equo, il Parma ha strameritato il punto: sul piano della manovra la squadra ospite si è fatta preferire. L’Inter ha avuto il merito di sapersi scuotere dall’impasse della prima mezz’ora, ha disputato una ripresa arrembante e agonisticamente viva, però nel pugilato ai punti il verdetto le sarebbe stato avverso. E senza Palacio avrebbe perso pure con i parametri del calcio: i gol.

Quello che è più piaciuto della formazione di Mazzarri è stata… la strigliata dell’intervallo: l’allenatore dev’essersi fatto sentire, e di brutto. Perché al pronti-via della ripresa, sul campo si è presentata un’altra squadra. Tanto era ferma, svagata e agonisticamente spenta quella dei primi 45’, tanto feroce e pure lucido è apparso il forcing nell’avvio della ripresa, che non per caso in 2’ ha portato al clamoroso ribaltamento del punteggio: dall’1-2 al 3-2. Qui una squadra equilibrata e sicura si sarebbe organizzata immediatamente per congelare la situazione invitando il Parma allo scoperto ma stando bene attenta a coprire ogni spazio. E invece al primo affondo avversario Gobbi ha trovato un deserto dinanzi a sé (il rientrante Zanetti ha logicamente pagato qualcosa) e arrivando sul fondo ha poi saputo scodellare nel mezzo per l’irruzione vincente di Sansone che bruciando sul tempo Cambiasso ha infilato Handanovic. 3-3, ma il risultato è stato incerto sino al 93’ causa l’allegria diffusasi fra i difensori. Ogni cross, da una parte e dall’altra, causava un patema. Si saranno certamente divertiti molto gli spettatori neutrali, assai meno gli interisti, crediamo.

È evidente che Mazzarri non ha ancora «bloccato» il suo reparto di mezzo. Ieri sera ha proposto Kovacic alle spalle dell’unica punta e in teoria Alvarez a sinistra e Guarin a destra avrebbero dovuto supportare i tentativi offensivi con costanti inserimenti. Guarin ci ha provato di più, Kovacic si è acceso poche volte, Alvarez si è visto solo in occasione del traversone trasformato da Palacio nella rete del 2-2. Chissà se questo lavoro di assemblaggio farà registrare dei progressi a Napoli domenica e, soprattutto, poi nel derby: Mazzarri lo gradirebbe molto.