Cristiano Ronaldo approfitta dei regali dell'Inter e non sbaglia per la terza volta di fila a San Siro. La Gazzetta dello Sport analizza il successo per 2-1 della Juventus nella gara d'andata delle semifinali di Coppa Italia. "Alla seconda, l’allievo Pirlo ha battuto il maestro Conte. Non gli ha restituito il dominio schiacciante che i nerazzurri imposero in campionato, ma ha presentato una Juve solida, pratica e determinata, che ha meritato al di là dei gentili omaggi degli avversari" aggiunge il quotidiano.
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GdS – Inter, è mancata la voglia: un errore simbolo del ko. Per scavalcare la Juve non basta…
L'analisi della Gazzetta dello Sport dopo la sconfitta nella gara d'andata delle semifinali di Coppa Italia dell'Inter con la Juve
Dopo l'ottima prova nello scontro diretto di campionato del 17 gennaio, l'Inter delude: "Per prendere il posto della Juve, non basta batterla platealmente una volta. Bisogna saperlo rifare e soprattutto volerlo. Ieri all’Inter non sono mancati solamente Hakimi e Lukaku, è mancata prima di tutto la voglia di aggredire ogni seconda palla, la disponibilità al sacrificio e alla concentrazione massima. Il simbolo è l’errore di Bastoni sul raddoppio di CR7: il ragazzo, che aveva mandato in gol Barella con un lancio alla Suarez, ha perso la palla decisiva per una sbadataggine, con la sciagurata collaborazione di Handanovic. Il rigore del vantaggio lo aveva regalato, altrettanto sciaguratamente, Young. Un passo indietro nel percorso di crescita di Conte e una conferma in più: senza Lukaku, senza la sua profondità, la sua lotta, la sua forza, la sua generosità, l’Inter sarà sempre un’altra cosa".
Il gol di Lautaro illude i nerazzurri: "Il gol del vantaggio fa più male all’Inter che alla Juve: questa è la sensazione. Perché i nerazzurri, inconsciamente, si convincono che sia tutto facile e, soprattutto, simile alla partita di campionato del 17 gennaio. Là Conte sfondò a destra, con Hakimi e Barella, qua, già al 9’, ecco lo stesso Barella lanciato da un buon lavoro di Sanchez ai danni di Demiral. Corsa nello spazio del ragazzo sardo e cross basso per Lautaro che brucia De Ligt e buca un incerto Buffon. È il primo assalto dei nerazzurri. Troppo facile? Forse. Ma di sicuro non è uguale alla volta scorsa, perché saccheggiare la profondità sarà molto più difficile senza Hakimi e senza Lukaku che toglie all’Inter una delle sue soluzioni preferite: la palla alta e lunga".
Martedì prossimo l'Inter dovrà fare un'impresa per passare il turno: servirà una vittoria con almeno due gol realizzati all'Allianz Stadium per ribaltare le sorti della qualificazione. Senza Vidal e Sanchez, squalificati, ma con il recupero di Hakimi e Lukaku, due pedine fondamentali.
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