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Errori dei singoli, scontri diretti sanguinosi. Ecco alcuni difetti dell’Inter di Pioli

Riccardo Fusato

L'Inter sembra vittima dei propri errori e dei propri difetti

L'Inter sembra vittima dei propri errori e dei propri difetti. Primo, gli errori dei singoli. Con la Fiorentina due regali su cinque portavano la firma di Gagliardini, contro il Napoli è stato il turno di Nagatomo. Il pasticcio che consegna a Callejon il pallone del gol partita ha del grottesco, e anche il resto della serata del giapponese è da dimenticare. Pioli cambia gli uomini ma a turno steccano tutti. Secondo, gli scontri diretti. Durante la gestione Pioli, sono sanguinosi: la sua Inter ha perso a Torino con la Juve, a San Siro con la Roma, entrambe le volte con il Napoli e a Firenze con i viola. E pareggiato i due derby. Successi solo con Lazio (che però ha vinto ed eliminato i nerazzurri in Coppa Italia) e Fiorentina a San Siro. Dal 7-1 all'Atalanta, sono arrivati due pari e quattro sconfitte; Handanovic ha incassato 14 gol in 6 partite, media di 2,3 gol a gara; i "rigenerati" come Kondogbia e Banega sono ripiombati nell'anonimato, i protagonisti come Gagliardini vivono un'involuzione preoccupante. L'Inter ha staccato la spina e Pioli non riesce a riaccendere i suoi. Zhang conferma la fiducia al tecnico parmigiano ma, continuando di questo passo, che finale di stagione devono aspettarsi i tifosi nerazzurri?

(Gazzetta dello Sport)