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ESCLUSIVA Bellinazzo: “Indonesiani, ecco il quadro. Il piano di Moratti…”

Massimo Moratti, oltre alla situazione della panchina, deve risolvere anche la questione societaria. L’Inter ha assoluto bisogno di soci esteri e per questo il presidente nerazzurro sta vagliando le varie candidature. Per il momento non si...

Alessandro De Felice

Massimo Moratti, oltre alla situazione della panchina, deve risolvere anche la questione societaria. L'Inter ha assoluto bisogno di soci esteri e per questo il presidente nerazzurro sta vagliando le varie candidature.

Per il momento non si è arrivati alla fumata bianca e, per saperne di più, FcInter1908.it ha contattato Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore molto vicino alla vicenda.

Ieri Moratti ha incontrato la delegazione indonesiana per una nuova partnership. Come è andato l'incontro?

Purtroppo non sono in grado di aggiungere molto a quel poco che è trapelato oggi dai giornali. Posso dire che, a mio parere, la pista indonesiana non è la più accreditata al momento. Ci sono infatti vari dossier in mano dell'Inter ed è difficile fare una previsione ora, bisogna piuttosto anlizzare offerte ed esigenze dei nerazzurri...

Cioè?

Le offerte sono le proposte dei vari possibili partner o anche solo manifestazioni di interesse. Io davo come più accreditata quella della Mabetex insieme agli investitori kazaki ed, in quel momento, era davvero la pista più calda. Poi l'interesse si è raffreddato, in una fase iniziale della trattativa, perchè quando si va a guardare i conti dell'Inter e le prspettive di reddittività dell'investimento si hanno difficoltà ad andare avanti. Evidentemente chi investe vuole degli utili nel medio-breve termine, almeno un trennio, e l'Inter non propone queste prospettive. Lo stadio richiede un investimento da trecento milioni, per una capienza di sessantamila posti, e necessita di un lungo periodo per ottenere una reddittività. Le altre entrate potevano venire dalla Champions ma quest'anno il traguardo è sfumato ancora. In sostanza visti i conti l'investitore di turno kazako, indonesiano o americano non trova interesse in un investimento minoritario.

Perchè Moratti non cede la quota di maggioranza...

Moratti vorrebbe liberarsi, massimo, del 20 o 30% delle quote societarie.

Ieri gli è stato chiesto il 51%?

Questo si dice. Per avere reddittività a lungo termine, oltre il triennio, serve che, chi investe, abbia in mano le redini e possa comandare e gestire la società. In questa fase non collimano le offerte con le esigenze dell'Inter,dal momento che Moratti cederà l'Inter eventualmente solo dopo aver costruito lo stadio. In questo senso, però i tempi, salva accelerazioni al momento imprevedibili, si allungano al 2019 o 2020. Moratti vorrebbe cedere una quota minoritaria e gestire in prima persona questa fase di rinascita. Anche perché un conto è cedere una società sana un altro un club indebitato, senza avere, di fatto, potere contrattuale.

L'ipotesi della cessione di quote di minoranza a salire negli anni, fino a cedere il controllo dell'Inter, è da escludere?

Sono opzioni sul tavolo ma le ritengo poco plausibili per il discorso fatto finora. Chi entra nell'Inter necessita, per l'investimento, di avere il comandocon manager di propria fiducia ed è difficile che accetti di dare deleghe ad altri.

Fassone ieri ha detto che il progetto stadio al momento è fermo, in attesa di chiudere la partnership straniera. Si tratta di una chiusura imminente?

Moratti ha detto che è la fase delle decisioni e non ancora delle cose fatte. Questo perchè c'è una situazione di stallo delle trattative e si stanno vagliando i dossier. Poi si arriverà a una decisione, e sarà il punto centrale. Il progetto tecnico e dirigenziale quest'anno è andato male e la partnership straniera non è più una possibilità ma diventa necesaria. E' difficile pensare a una programmazione sulla campagna acquisti senza una pianificazione a livello societario. Chi entra vuole delle certezze anche come guida tecnica...

Intendi il probabile arrivo di Walter Mazzarri?

Da osservatore posso dire che l'aver optato per una sostituzione in panchina serve ad offrire ad eventuali partner stranieri una figura tecnica di garanzia affinchè il prossimo anno si lotti per entrare in Europa, anche solo in Euro League. Dare Mazzarri come nome, in questo momento il migliore insieme a Conte in Serie A, è garanzia per avere un minimo di forza contrattuale. L'Inter rifondata e guidata da un allenatore esperto, con il ritorno in Europa, ridarebbe visibilità al brand, perchè se non partecipi alle coppe sparisci dal panorama internazionale. Il ragionamento legato alla panchina è legato in questo modo a quello societario ed economico.

SI RINGRAZIA MARCO BELLINAZZO PER LA CORTESIA E CORDIALITA'