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ESCLUSIVA Livini: “Thohir vuole utili, farà  piazza pulita. Mi ha detto…”

Poter intervistare Thohir sembrava essere una chimera, un virtuosismo giornalistico non da poco, se non che alcuni giorni fa Ettore Livini, giornalista economico de La Repubblica e tifosissimo nerazzurro, è volato in Indonesia ed è riuscito in...

Alessandro De Felice

Poter intervistare Thohir sembrava essere una chimera, un virtuosismo giornalistico non da poco, se non che alcuni giorni fa Ettore Livini, giornalista economico de La Repubblica e tifosissimo nerazzurro, è volato in Indonesia ed è riuscito in questa impresa. Per avere un quadro più chiaro del personaggio Thohir, dei suoi reali intenti, della sua potenza economica e dei risultati che potrà ottenere l'Inter, la redazione di FcInter1908.it lo ha intervistato in esclusiva.Salve sig. Livini. Come è nata l'idea di questa intervista che poteva apparire off limits?E' nata perchè La Repubblica voleva capire meglio chi fosse questo Thohir e capire se avesse soldi o meno. Occupandomi di economia da tanti anni mi hanno detto di andare in Indonesia per cercare di fare una ricostruzione della forza di fuoco economica della cordata indonesiana. Per fare questo lavoro mi sono mosso con una serie di contatti e ho cercato sia Thohir che gli altri due soci, oltre che una serie di uomini che lavorano con loro. Alla fine ho convinto Thohir a incontrarmi per parlare formalmente e siccome è una persona molto cortese, un editore di giornali, ho fatto una lunga chiacchierata in cui gli avevo promesso che alcune parti le avrei tenute confidenziali e altre ho chiesto se potevo pubblicarle, alla fine mi ha detto di si per simpatia e cortesia professionale nata in quel momento. Ci siamo incontrati un Lunedi mattina in albergo.

Da un punto di vista economico come pensa possa intervenire nel risanamento finanziario dell'Inter?C'era il dubbio se Thohir avesse i soldi, ma è stato fugato. In Indonesia gli imprenditori si muovono in gruppo. Le famiglie indonesiane sono molto ricche, più dei Moratti e magari non ostentano. Non hanno molte società quotate in borsa ma sono gente molto ricca. I soldi li hanno. Lui è di formazione americana e non viene per perdere soldi. Viene per spendere e fare degli investimenti azzeccati, non per buttarli via. Quello sarà il grande rebus. Lui sa che la squadra per far si che sia redditizia deve farla vincere e per farlo deve spendere, però non è disposto a spendere molti soldi. Molto differente dall'era Moratti sarà il criterio decisionale. Questo mi è parso di averlo capito con chiarezza. Moratti guardava di notte una partita in televisione, lo dico per estremizzare ovviamente, si innamorava di un giocatore e la mattina dopo l'aveva già comprato. L'Inter sarà una società gestita da manager con Thohir che verrà a Milano 4 volte l'anno per il consiglio di amministrazione. I manager faranno scouting, vedranno i giocatori, parlando coi tecnici cercheranno di capire quali sono le esigenze della società, proporranno agli investitori dei nomi da comprare e i prezzi e poi se ne discuterà. Quindi molti meno colpi di testa, molta più razionalità finanziaria.Quindi una gestione più sul modello della Roma che su quello del Manchester City o del Psg...Quello assolutamente. Una gestione all'americana anche se alla Roma il padrone è più Unicredit che Pallotta. Si farà prendere la mano dalla passione anche Thohir sicuramente però l'impressione è che la società sarà gestita come se fosse un'azienda. Un'azienda che produce risultati di calcio e che avrà come obiettivo fare utili e non vincere. Vincere è qualcosa che fa parte del business che serve a far soldi. Si vuole creare un modello di calcio vincente soprattutto dal punto di vista finanziario.

Come mai è stata scelta proprio l'Inter per creare questo modello di calcio?

Da quello che mi ha raccontato la gente lui l'ha scelta non perchè avesse passione, infatti ama più il basket del calcio, non perchè ci pensasse da una vita. Ha deciso di investire nel calcio, ha guardato e voleva una società con grande nome, che costasse poco e fosse in vendita. L'Inter rispondeva a queste aspettative. Magari c'erano altre società ma costavano anche di più, lui cosi non ci pensava. E' una roba che secondo lui vale poco, ma ha un nome conosciuto tantissimo specialmente in Asia, quindi avendo possibilità di fare soldi col marketing, per lui l'Inter va bene. Tant'è che è uno che non sa che la maglia di Facchetti è stata ritirata e si può immaginare anche da questo qual è il livello della sua passione.A proposito della maglia donata ad Iverson con il numero 3, la considera una gaffe?Una gaffe è stata. Il “3” nell'Inter è sacro. Bisognava dargli una maglia senza numero o magari con un 33. Penso che Moratti non avrebbe mai fatto qualcosa del genere di sicuro.Seguendo questo leit motiv lei come considera le battute su Ventola e Martins: una sorta di imbonimento nei confronti dei tifosi?Sono ingenuità di una persona che conosce poco l'ambiente e non ne ha idea. Quando gli ho parlato mi ha detto: “io non voglio affatto apparire, voglio stare lontano dal palcoscenico, non amo i riflettori”. In realtà da questi primi passi dimostra che la notorietà la cerca anche lui e che si è fatto ingolosire da questo però sono ingenuità. Dal suo punto di vista vuole far credere di conoscere l'Inter nei dettagli, però visto da noi che mastichiamo pane, calcio ed Inter da piccolini ti fanno un po' ridere. Immagino che prima o poi troverà dei collaboratori che gli daranno una mano a dosare anche le sue uscite mediatiche.A livello di collaboratori nell'Inter pensa possa fare presto piazza pulita o è ancora in una fase di avanscoperta?Lui mi ha raccontato: “al Dc United sono arrivato, ho incontrato tanta brava gente, che ho preso a lavorare con me, ma la base di partenza per fare soldi e lavorare bene è che bisogna che condivida al 100% progetti, idee iniziative e strategie specialmente per il fatto che seguo il tutto da distanza”. Non so se all'Inter farà lo stesso. Moratti rimarrà un caposaldo ma per gli altri, secondo la mia impressione, potrebbe ripetersi l'esperienza del Dc United.

Data la sua lontananza necessiterà di un manager per gestire l'Inter. Si è fatto il nome di Leonardo. Quanto c'è di vero?Non può parlare ancora di certi argomenti però se metterà i suoi uomini di fiducia saranno uomini “di numeri” non “di calcio”. Prenderà un manager, magari qualcuno che si occupa di sport, affiancando Moratti alla presidenza dell'Inter. Un uomo che poi sarà quello che farà andare avanti l'operatività giorno per giorno, controllando entrate ed uscite e facendo quadrare i conti.

Da un punto di vista umano invece che personaggio è Thohir? Una sorta di Moratti bis?

Si è una persona deliziosa, un Moratti due. Ci tiene a farti capire molte volte che è una persona con mille privilegi che in realtà non vuole. Il Sabato e la Domenica lo passa con la famiglia e con i figli a scherzare e giocare. Il solo fatto che mi abbia ricevuto è stato un puro atto di cortesia. Parlando con coloro che lavoravano nell'albergo dove ho realizzato l'intervista tutti mi dicevano la stessa cosa e cioè che è una persona molto umile e cortese. Spesso i magnati indonesiani hanno la puzza sotto il naso, mentre lui quando è arrivato è venuto incontro a salutarmi. Cosa che pochissimi fanno. E' una persona come Moratti e per l'Inter dal punto di vista umano è una bellissima persona.A proposito di prole, tra il figlio juventino, le battute su Ventola, la maglia con il numero 3 data ad Iverson e la passione più per il basket che per il calcio, l'inizio della sua avventura pare essere in salita...Secondo me arriva in maniera un po' naif. Gente che vuole sembrare super uomo d'affari ma parte prendendo una dozzina di cantonate. A me, per assurdo, l'hanno reso teneramente simpatico. Alla piazza starà simpatico o meno solo in caso di vittorie. Credo che lo giudicheremo più su queste cose che per le scivolate di Ventola e Iverson.Fosse al posto di Thohir, come interverrebbe nei piani societari?In quanto tifoso dico che l'era Moratti non poteva andare più avanti perchè non c'erano più soldi. Il business di famiglia non glielo consentiva più. Abbiamo vinto tutto quando ha quotato la Saras in borsa ed ha potuto spendere 200 mln di tasca propria. Gli ultimi anni aveva sempre meno soldi. Io cercherei di mettere a posto il bilancio e cercherei di aiutare il mondo del calcio italiano a cambiare nel suo insieme. Uscendo dalle logiche da clan in cui vive in questo momento anche perchè la Bundesliga è risalita dal nulla, noi invece facciamo un passo indietro ogni anno e rischiamo di perdere credibilità e valore economico. Io prenderei l'Inter cercando di fare una squadra che funzioni e che punti sui giovani senza inseguire i sogni. Su questo Thohir ha le idee chiare e farà anche bene. Però sarebbe tutto il mondo del calcio italiano che andrebbe rimodernato per uscire dal pantano in cui è adesso.

Quindi almeno per il mercato di Gennaio nessun colpo da 30 mln di euro alla Benzema come hanno scritto molti giornali...A Gennaio lo escludo, ma lo escluderei anche a Giugno. Lui ha detto che di spendere non ha paura però non spende per un investimento senza ritorno. Deve avere certezza di spesa. Colpi a casaccio da dare in pasto ai giornali no di sicuro. Penso che sarà una gestione più sparagnina e attenta a queste cose. In testa al campionato infatti abbiamo la Roma che è da due anni che svende i giocatori per tenere in equilibrio il conto economico perchè controllata da una banca. Questo dimostra che se le cose sono fatte bene si possono anche fare le nozze coi fichi secchi.Da tifoso invece lei che idea si è fatto di questa Inter. Soddisfatto?Direi che stiamo spremendo il massimo. Mazzarri sta facendo un bel lavoro e come sempre ottiene molto dai giocatori. In fondo abbiamo la stessa formazione dell'anno scorso, poche le differenze e siamo più solidi, entri in campo e sembra sempre di poterla vincere. L'anno scorso non eravamo cosi. Poi magari sei sfortunato, hai l'infortunio, hai il calo però in questo momento siamo in classifica dove probabilmente ci staremo anche a fine anno.Dovessimo fare un pronostico quindi a fine anno dove vede l'Inter in classifica?La mia speranza è che una di quelle davanti molli e che cosi ci sia la possibilità di giocare per un posto in Champions, ma è dura. Mi accontenterei dell'Europa League.Ritorno in Europa un passo alla volta insomma...Un passo alla volta perchè ormai è inutile sognare. Il calcio non è fatto più per sognatori ma servono anche i soldi di Abramovič e di Mansour. Il calcio ormai è fatto in un altro modo.

 

SI RINGRAZIA ETTORE LIVINI PER LA CORTESIA E LA DISPONIBILITA'.La riproduzione, anche parziale, dell'articolo è consentita solo previa citazione della fonte FcInter1908.it. I trasgressori saranno segnalati a norma di legge.