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Inter, quanto pesano le rimonte subite. La squadra di Conte sarebbe potuta essere molto vicina alla vetta se non si fosse lasciata andare nel 2020. Un problema di esperienza e di qualità.
"Conte ha premuto più volte il tasto della poca esperienza e della necessità dell’Inter di avere un gruppo dalla mentalità vincente: l’ha detto dopo il tracollo di Dortmund tirando in ballo (senza dar loro colpe specifiche) Sensi e Barella, l’ha detto anche dopo le sconfitte contro la Juventus. E questa mancanza si è fatta sentire non solo negli scontri diretti con le big ma anche nelle partite in cui l’Inter comandava ma non è riuscita a chiudere i conti in suo favore. Ecco perché il mercato nerazzurro avrà come filosofia proprio la ricerca di giocatori abituati alle battaglie e abituati a vincere. Solo così si avranno più chance di evitare di perdere punti dopo essere andati in vantaggio", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Conte oggi soffre perché spesso non è riuscito ad ammazzare le partite (l’ha detto anche dopo la Samp, pur avendo portato a casa i 3 punti): per un coach grande motivatore come lui la cosa appare ancora più strana. Negli ultimi anni l’Inter era stata meno sprecona: nella gestione Spalletti, più equilibrata sotto questo punto di vista rispetto a quella del successore, aveva perso 9 e 10 punti da situazione di vantaggio. Dopo il Triplete, il record negativo è stato raggiunto con Walter Mazzarri in panchina: nel 2013-2014 si è arrivati a 19 punti", aggiunge il quotidiano.
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