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Eto’o: “Per lo scudetto è tutto aperto. Possiamo metterli in difficoltà “

Daniele Vitiello

Nel giorno del suo compleanno. Aspettando uno speciale dedicato a un vero signore del calcio e, soprattutto, in attesa della serata programmata a Milano (giovedì 17 marzo 2011) per un altro compleanno, al quale Samuel Eto’o tiene forse...

Nel giorno del suo compleanno. Aspettando uno speciale dedicato a un vero signore del calcio e, soprattutto, in attesa della serata programmata a Milano (giovedì 17 marzo 2011) per un altro compleanno, al quale Samuel Eto'o tiene forse ancora di più che al suo: i 5 anni di lavoro e di progetti della sua fondazione, che gioca in favore dei bambini camerunensi e, più in generale, africani. L'attaccante ha festeggiato stamane i 30 anni al centro sportivo "Angelo Moratti", prima nello spogliatoio con Leonardo e i compagni, poi con la tradizionale torta che gli è stata regalata dagli amici dell'Inter Club Tradate. Intanto, su Sky Sport 24, è andata in onda l'anticipazione della lunga intervista che Eto'o ha rilasciato ad Andrea Paventi per la rubrica "I Signori del Calcio", che andrà in onda sabato 12 marzo 2011 a partire dalle ore 23 e 30 su Sky Sport (canale 201). Un'intervista nella quale il campione racconta la sua storia, il suo impegno per i bambini, i suoi progetti di solidarietà per i quali ha progettato con tanto amore la serata del 17 marzo, il suo calcio, la sua Inter.

"Per lo scudetto è ancora tutto aperto: lotteremo, vogliamo vincere - si ascolta nell'anticipazione mandata in onda a Sky Sport 24 -. Il Milan? Sono i migliori perché ora sono i primi in classifica, ma abbiamo tutto per metterli in difficoltà. Lotteremo sino alla fine e spero che riusciremo a fare ciò che abbiamo fatto lo scorso anno". E sul ritorno degli ottavi di finale di Champions League, in programma martedì prossimo in casa del Bayern, Eto'o spiega: "Siamo una buona squadra e abbiamo le qualità per poter andare a Monaco a vincere questa partita. Loro qui hanno vinto al 90', perché non dovremmo vincere noi lì?". Già, perché no?