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Il magazine Jeune Afrique ha pubblicato oggi un'intervista inventata a Samuel Eto'o, per festeggiare il consueto pesce d'aprile. In questa intervista, Eto'o si candidava apertamente al ruolo di presidente del Camerun, immaginando un esecutivo come una squadra di calcio e parafrasando un verso di una canzone di un rapper francese: "Sogno l'Africa come Giulio Cesare sognava Roma".
L'intervista, chiaramente falsa, ha però fatto il giro del mondo e lo stesso Eto'o ha pubblicato un comunicato piuttosto piccato, al termine del quale ha minacciato querele se non fosse stato reso noto il carattere fantasioso dell'intervista.
"Approfittando di una tradizione secolare legata al 1° aprile, alcuni " giornalisti " hanno pubblicato questa Domenica nelle loro edizioni online, un'intervista fittizia su una presunta volontà da parte mia di presentarmi allo scrutinio presidenziale del Camerun del 2018. Come camerunese sono profondamente rispettoso delle istituzioni del mio paese e di coloro che le incarnano. Ritengo pertanto che le elezioni presidenziali del 2018 in Camerun e l'esercizio della funzione suprema siano molto importanti perché si possa parlarne con tanta leggerezza. La cosa più grave è che gli autori di questa farsa evocano la crisi anglofona. Una situazione che causa quotidianamente desolazione e lutto nel mio paese", si legge nel comunicato di Eto'o, che chiede che venga immediatamente data pari rilevanza alla sua replica, pena un'azione legale per diffamazione.
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