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Eto’o: “Mourinho non arriva in finale e perde. L’Inter deve sempre sognare scudetto”

Eva A. Provenzano

L'ex attaccante, a Skysport, ha parlato della squadra nerazzurra, dell'allenatore portoghese e del suo evento che si terrà a San Siro

«San Siro è il mio stadio, ma sarà lo stadio del mondo il 23 maggio, chi vuole venire, di qualunque squadra sia, sarà il benvenuto, che sia del Milan o della Juve. Sono nato in un continente, ma ho vissuto in un altro. Spesso la gente dà la sua opinione senza conoscere il dolore che una persona ha vissuto. Il mio dovere è unire la gente per passare un bel momento insieme». Così, su Skysport, Samuel Eto'o ha presentato la sfida amichevole che ha organizzato per aiutare i bambini africani in difficoltà.

In occasione dell'intervista gli è stato chiesto anche di José Mourinho e della finale di Conference League conquistata con la Roma: «Se gli faccio i complimenti adesso si arrabbia moltissimo conoscendolo, lo special one mi ammazza se gli scrivo ora. Perché nella sua testa ora sta solo pensando alle strategie da impiegare per vincere. E aspetterò che vinca per poi scrivergli, Josè non arriva in finale e perde. Sono sicuro che vincerà anche questa volta».

Poi un passaggio sull'Inter: «Quando sono arrivato a Milano nessuno pensava che avremmo vinto la CL in quell'anno. Se chiedevi ti dicevano che era impossibile, che potevamo lottare per la Serie A, ma noi eravamo convinti di avere una squadra per lottare. Lo dico sempre, la differenza tra l'Inter e il Barcellona è che avevamo una squadra di uomini, eravamo soldati. Anche ci stava in panchina. Siamo stati migliori soldati in quell'anno, non era qualità e la semifinale col Barça è stato l'esempio. Il Camerun? Ora dirigo una federazione e dico a tutti, collaboratori e giocatori, che è tutto possibile. Dipende da come ti prepari. Quando guardo la mia vita penso a cosa ero 35 anni fa, nessuno avrebbe mai pensato sarei diventato il presidente di una Federazione. Tutto è possibile. Ma devi crederci, deve lavorare, ed è questo che cerco di inculcare nella testa della gente. L'Interdeve sempre sognare di vincere lo scudetto. La differenza la fa il fatto che le grandi squadre sono sempre lì, fino all'ultimo momento a dire 'voglio vincere' e l'Inter è una delle squadre più importanti al mondo e deve sempre avere questo modo di vedere le cose». 

(Fonte: SS24)