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Intervenuto ai microfoni del Sun, l'ex attaccante di Inter e Milan Bobo Vieri ha parlato della sua carriera da calciatore in Nazionale, ma anche della sua nuova passione, fare il DJ.
LA NAZIONALE - Quando crescevo in Australia il mio sogno era quello di giocare in Serie A e per la Nazionale: giocare per il proprio paese è il traguardo più grande che puoi raggiungere. Quando mettevo la maglia azzurra uscivo fottutamente pazzo. Al Mondiale non riuscivo a respirare. Prima delle partite normali ero rilassato, ma al Mondiale il cuore mi batteva molto più veloce. Sentivo la tensione, il mio sogno si avverava.
IL MERCATO DI OGGI - I club hanno i soldi, fanno i loro conti e devono comprare quello che vogliono. Ora è un mercato più grande, non solo per la vittoria dei titoli, ma nella vendita delle magliette, dei biglietti e dei diritti tv. I grandi club devono comprare grandi giocatori: è così ed è sempre stato così. Non puoi avere un tetto salariale. Io parlai con il Chelsea, intorno al 2004 quando Eriksson doveva andare lì come allenatore. Ero con lui alla Lazio, quindi parlavamo. Ma alla fine ero felice al Milan e non facemmo nulla. Ma la Premier League è difficile fisicamente. In Italia è più facile, non prendo quelle botte!
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