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Gianfelice Facchetti: “Inter, con la Juve coraggio e sfrontatezza. Serve una scossa”

Eva A. Provenzano

Il figlio dell'ex capitano nerazzurro ha parlato all'AGI della sfida dell'Allianz Stadium ma anche di Inzaghi e dell'abbattimento di San Siro

Gianfelice Facchetti, in un'intervista all'AGI, ha parlato della partita dell'Intercontro la Juventus e spera in una gara di personalità come quella che si è vista contro il Liverpool, in CL. «La squadra nerazzurra ha tutto per farcela. E se vuole davvero puntare alla seconda stella, deve presentarsi allo J-Stadium con coraggio e sfrontatezza. Punti forti ne abbiamo e a darci fiducia, è la vittoria in Supercoppa Italiana».

«E' una di quelle partite che, per la rivalità storica che esiste, può pesare molto nell'indirizzare una stagione, specialmente in questo momento, ma non la caricherei di troppa attesa. Cosa temo della Juve? In estate era la squadra più accreditata per il titolo, in campionato ha ritrovato compattezza in difesa, e con Vlahovic ha un centravanti capace di sfruttare al meglio ogni minima occasione. Non dovremo concedere nulla», ha aggiunto.

«Momento di crisi? Un'espressione storicamente abusata per parlare dei momenti no dei nerazzurri, un calo c'è stato e la spiegazione non è semplice trovarla da fuori. Inizialmente un calendario intasato e difficile, poi qualche assenza, stanchezza di qualche elemento, ci sarà anche altro. La pausa nazionale penso possa aver permesso di recuperare qualche energia in più», le parole del figlio dell'ex compianto capitano Giacinto.

«Inzaghi? Il Mister si è calato al meglio nell'ambiente nerazzurro in mezzo alle difficoltà, senza troppe parole ha costruito una squadra che gioca bene, raccogliendo già qualche risultato sin qui e, com'era normale che fosse, si sapeva che sarebbero arrivati prima o poi alcuni momenti no. Penso che abbia tutte le carte in regola per portare la squadra oltre questo momento difficile e restare a lungo allenatore dell'Inter. L'estate scorsa in pochi avrebbero scommesso su questa squadra che sin qui, per la maggior parte della stagione, ha fatto bene contro i pronostici. Siamo ancora in lotta, certo, ma non abbiamo più molti margini di errore».

«Serve un'impresa per innescare la volata finale, ritrovando le giuste energie: quale occasione migliore? Il mio primo Derby d'Italia fu un 4-0 secco per noi, con doppietta di Rummenigge a San Siro. Abbatterlo? Forse prima andrebbe valutata la ristrutturazione», ha concluso.

(Fonte: AGI)