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Gianfelice Facchetti, figlio dell’ex giocatore e presidente dell’Inter Giacinto, era presente alla cerimonia di intitolazione di Piazza Axum, di fronte allo stadio Meazza, ad Helenio Herrera. A margine dell’evento ha parlato ai microfoni di FCINTER1908.IT:
-Herrera è uno dei simboli della famiglia interista, legatissimo alla figura di tuo padre Giacinto.
E’ un piacere quando si ricorda un amico di papà, l’allenatore che lo ha voluto, lo ha cresciuto, lo ha fatto diventare, con la complicità della passione e dell’applicazione di Giacinto, quello che è diventato. E’ bello, nonostante la pioggia di questa giornata grigia, questo gesto che si sposa anche con il presente dell’Inter, che sia di buon auspicio.
-Un gesto di riconoscenza che ci aspettavamo forse…
La memoria quando viene fatta deve essere fatta senza nessuna forzatura, le cose devono arrivare, altrimenti si accendono delle discussioni senza senso. Mi sembra un bel gesto che il Comune ha voluto fare. Un mattone in più che ricorda un pezzo di noi.
-Un modo in più che lega Milano al calcio ancora di più…
Sono luoghi che non hanno un’identità. Le figure dello sport, non solo del calcio, non solo di Inter e Milan, possono trovare posto nella toponomastica di una città come Milano dove ci sono nomi di personaggi letterari conosciuti solo nei libri. Ci hanno emozionato di più piloti, ciclisti, atleti, calciatori forse e qualche spazio in più si può trovare.
(Fonte: FCINTER1908.IT)
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