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In un'intervista rilasciata a Radio Sportiva, Gianfelice Facchetti analizza il periodo dell'Inter. Queste le sue parole sulle critiche che stanno interesando Leo: "Mi sembra esagerato passare da un giorno all´altro dai grandi complimenti alle grandi critiche. Non è giusto andare contro Leonardo, questa rincorsa ha lasciato segni importanti ma non possiamo fare un processo all´Inter. Dobbiamo stare vicini alla squadra. Fino a qualche giorno fa tutti erano innamorati di lui, dalla sua carica sportiva, è giusto credere che sia ancora lui il tecnico dell´Inter. Pensare ad altro ora non ha senso, da tifoso dico che merita tutta la fiducia possibile. Non voglio pensare al futuro, perchè questa stagione non è ancora finita".
Alla domanda se sia una questione di appagameto dopo le tante vittorie dello scorso anno Facchetti jr risponde così: "Non c´è appagamento, in questi giorni mi ricordavo dei racconti di mio padre, quando mi raccontava della fine del ciclo della grande Inter, dopo anni in cui avevano vinto tutto. L´altra sera la sofferenza per chi era in campo è stata alta, era un momento di grande difficoltà e di tristezza sportiva. Non è questione di appagamento, per vincere bisogna stare bene fisicamente e alla lunga non è sempre così, altrimenti vincerebbero sempre gli stessi. Un ciclo che è arrivato così in alto ha come conseguenza una caduta che poi fa rumore, è normale. Se c´era appagamento non ci sarebbe stata la grande rincorsa dell´Inter".
Poi un appello ai tifosi: "La cosa importante è sposare l´atteggiamento dell´altra sera, una parte di tifoseria si è indispettita, ma la gran parte dei tifosi nerazzurri ha capito il momento. Da qui alla fine della stagione bisogna accompagnare questa squadra e questo allenatore con passione e dedizione. E´ un segno di riconoscenza per ciò che ci hanno dato, sono convinto poi che ancora non sia concluso il ciclo vincente. Questo può fare la differenza: se la squadra sente gratitudine, può trovare una spinta in più".
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