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Facchetti jr: “Papà  aveva impressa una frase. Moratti? Quegli striscioni…”

“Il segreto di ogni trionfo è la forza della nostra convinzione” Si è presentato così Erick Thohir davanti ai propri tifosi, pronunciando una massima del celebre ed indimenticato Giacinto Facchetti. La cosa ha fatto molto piacere,...

Alessandro De Felice

"Il segreto di ogni trionfo è la forza della nostra convinzione" Si è presentato così Erick Thohir davanti ai propri tifosi, pronunciando una massima del celebre ed indimenticato Giacinto Facchetti. La cosa ha fatto molto piacere, su tutti proprio a Gianfelice, figlio dell'ex bandiera nerazzurra, che si è raccontato ai microfoni del Corriere delloSport.

"Mi ha fatto molto piacere, è positivo che una persona che arriva dall'Indonesia, conosca la storia dell'Inter. E' bello cominciare una nuova era con un richiamo al passato. Papà lasciava spesso frasi motivanti sulle scrivanie dei propri figli, lo faceva per darci forza nella vita di tutti i giorni. Una frase che pronunciava spesso, era una di quelle del "mago" Herrera: "chi non da tutto, non da niente" gli era rimasta impressa. Su Thohir? Non posso ancora esprimermi, è troppo presto, ne riparleremo da due o tre mesi, spero ci sarà occasione per conoscerlo presto."

Poi Gianfelice parla anche del presidente Moratti e della sua scelta di cedere la società: "Credo che abbia fatto bene, anche papà sarebbe stato d'accordo, la società aveva bisogno di nuove risorse. Gli striscioni della curva? Moratti non li merita. Sarebbe bastato un grazie, un presidente come lui ce lo invidiano in tanti, ci ha sempre messo il cuore", conclude Gianfelice Facchetti.