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Facchetti: “Stringiamoci attorno all’Inter. Su Cuchu, Zanetti e Oriali…”

Francesco Parrone

Nel giorno del compleanno dell’ Inter, che festeggia 104 anni di storia, a Radio Sportiva è intervenuto Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto: “Il momento di ora fa parte dei cicli naturali delle squadre di calcio. Ci...

Nel giorno del compleanno dell' Inter, che festeggia 104 anni di storia, a Radio Sportiva è intervenuto Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto: "Il momento di ora fa parte dei cicli naturali delle squadre di calcio. Ci son periodi nei quali vinci tutto e altri nei quali sei in difficoltà. A volte le ricorrenze servono per guardarsi indietro e ricordarsi quanto di buono è stato fatto mentre spesso tendiamo a dimenticarci le emozioni che abbiamo vissuto negli anni scorsi. Ora più che mai dobbiamo stringerci attorno a chi ama questa maglia e attorno a chi la rappresenta. Chi vuol bene all'Inter deve stare al fianco di chi va in campo sempre e comunque"

Su Cambiasso e Zanetti:"I cicli non si chiudono meccanicamente, ma nel tempo. Mi sembra normale che Cambiasso e Zanetti possano avere una partita per rifiatare. Non credo sia un modo per scaricarli, anzi. Probabilmente c´è nella testa anche la gara col Marsiglia. Chi ha fischiato Cambiasso col Catania ha fatto qualcosa di inaccettabile. Non so dove abbiamo trovato il coraggio. Credo che Ranieri voglia soltanto fargli tirare il fiato in vista della partitan di Champions"

Su Oriali:"In questo momento la cosa più importante è pensare al presente, senza ovviamente perdere di vista la programmazione. Si può anche giocare per un obiettivo minore, ma da qua alla fine la squadra deve dare tutto in ogni singola partita. Io credo che servirà una valutazione di cosa serva per una nulva programmazione. Adesso non è il momento di attaccare l´Inter, chi gli vuol bene non deve sparare addosso ora, ma rispettare anche gli errori"

Ricordo più bello:"Ce ne son tanti, e sono immagini molto semplici. Ricordo le prime visite alla Pinetina con mio padre, o le prime partite vissute dal vivo a San Siro. Il nerazzurro mi mette di buon umore, sempre"