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Fassone: “Mazzarri non si discute. Introiti? Risultati in pochi mesi. Torres…”

Marco Fassone, direttore generale dell’Inter, ai microfoni di Fabio Caressa ed Ivan Zazzaroni ha discusso del momento attuale dell’Inter e del futuro del club nerazzurro. MERCATO – Torres? Alcuni nomi sono circolati, anche il...

Daniele Vitiello

Marco Fassone, direttore generale dell'Inter, ai microfoni di Fabio Caressa ed Ivan Zazzaroni ha discusso del momento attuale dell'Inter e del futuro del club nerazzurro.

MERCATO - Torres? Alcuni nomi sono circolati, anche il presidente non ha fatto mistero che sono nomi che ci interessano, ma quale sarà la scelta ancora non lo sappiamo. Moratti? Ha un'influenza che va ben oltre il 30%. Rappresenta l'Inter, gli interisti e la storia del club.

FASE - "Non so se definirla di transizione. Da un punto di vista sportivo siamo alla fine di un ciclo, dal punto di vista economico stiamo mettendo a punto un nuovo ciclo che speriamo porti grandi risultati all'Inter. Con queste nuove attività, pensiamo di poter tornare tranquilli economicamente in pochi mesi"

ICARDI - "I miei colleghi preposti a parlare con i ragazzi di venti anni, soprattutto quelli con grande talento come Mauro, hanno parlato sicuramente con lui delle vicende fuori dal campo".

CRITICHE - "Con i tifosi abbiamo avuto qualche colloquio e qualche chiacchierata. Io sono perfettamente consapevole che, per un dirigente, il passato in altri club può rappresentare qualche problema ma mi sembra che i tifosi dell'Inter siano di ottima qualità e ottimo livello. So di dover lavorare il 150% rispetto ad un dirigente normale ma poi parlano sempre i numeri e i risultati".

MOMENTO - "Alcuni club dell'Italia rappresentano un'occasione importante per imprenditori stranieri. Il nostro calcio negli ultimi anni si è livellato verso il basso ed è normale che diverse squadre siano appetibili per coloro che vogliono venire ad investire in questo paese. L'evoluzione e la spinta che stanno dando Roma ed Inter in questo verso è grande e si sente in questo momento".

MAZZARRI - "Lo conosco bene, lo vedo come allena e gestisce lo spogliatoio. L'Inter negli ultimi tre anni ha avuto risultati altalenanti, nonostante abbia cambiato 5 allenatori. Il mister sta facendo un ottimo lavoro di gestione e programmazione e non può essere messo in discussione per la carriera ed i risultati che ha ottenuto. Può darsi che il cambio di gestione sia stato un limite, sia per l'allenatore che per l'ambiente. Mazzarri è venuto all'Inter in un anno fra i più complicati per la storia della società. Sicuramente qualche "mannaggia" gli è scappato..."

OBIETTIVI - "Noi ad inizio anno non avevamo dato obiettivi al mister, gli abbiamo chiesto di fare il possibile per ottenere, con la rosa che gli avevamo dato a disposizione, il massimo che c'era: valorizzare i giocatori che l'anno scorso avevano avuto qualche problema, e mi pare che in questo ci sia riuscito, e portarci più in alto possibile. E' evidente che nell'ultimo mese, il presidente ha posto come traguardo quello del ritorno in Europa l'anno prossimo perché sarebbe problematico stare fuori dall'Europa per due anni di fila per tutto il lavoro che stiamo facendo, anche sulla parte economica e finanziaria".

SALTO DI QUALITA' - "Nel calcio ancora oggi c'è sempre l'outsider che riesce a competere con i favoriti e questo dimostra che i soldi e gli investimenti garantiscono fino al 75% di raggiungere determinati risultati. Essere underdog significa cambiare la filosofia di base del nostro sistema di gestione. Bisogna voltare pagina per puntare ad essere noi la sorpresa".