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Fassone: “Soddisfatti del ricorso vinto. Era una sentenza anomala perché…”

L’Inter aveva fatto, con i legali Raffaelli e Capellini, ricorso contro la chiusura della Curva per cori discriminatori e la Corte Federale ha accettato e annullato le sentenze che parlavano di secondo anello verde chiuso per i cori in...

Eva A. Provenzano

L'Inter aveva fatto, con i legali Raffaelli e Capellini, ricorso contro la chiusura della Curva per cori discriminatori e la Corte Federale ha accettato e annullato le sentenze che parlavano di secondo anello verde chiuso per i cori in Torino-Inter e Napoli-Inter. Le prossime gare in casa della squadra nerazzurra saranno quindi giocate a porte aperte. A proposito di questo, a SkySport24, è intervenuto il direttore generale del club interista, Marco Fassone. Vi riportiamo le sue parole: 

E' una notizia positiva soprattutto per i nostri tifosi. Una decisione illuminata perché venivamo giudicati per due episodi fuori casa, contro il Toro e contro il Napoli, quindi era una cosa alquanto anomala, spero quindi faccia giurisprudenza anche per le altre squadre questa sanzione. 

POSIZIONE NEI CONFRONTI DEI TIFOSI -"In generale tutte le società  di A hanno espresso le perplessità  sulla disciminazione territoriale, poi soprattutto in questo caso perché era una cosa tirata per i capelli che si legassero cori fatti fuori casa ad un settore specifico dello stadio Meazza che è il secondo anello verde. Sono stati tenuti in buon conto - con buon senso da parte della corte - i pilastri della nostra difesa. Mi fa piacere perché sia Beretta che Abete stanno facendo delle riflessioni: è evidente che c'è differenza tra razzismo e discriminazione, ci devono essere delle sanzioni e le regole devoo essere applicate, ma deve essere fatto in un certo modo e non si deve penalizzare la maggiorparte dei tifosi che siano delle altre società  o nostri come in questo caso".