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FCIN1908 – Barcellona, Xavi: “Inter? Speriamo in notte magica. Camp Nou un vulcano”

Daniele Vitiello

Alle 16.30 il tecnico del Barcellona risponderà alle domande dei giornalisti presenti nel centro sportivo blaugrana

Vigilia di Champions League per l'Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri saranno tra poco a Barcellona, dove li attende la squadra di casa col dente avvelenato dopo la sconfitta di settimana scorsa. Della sfida di domani al Camp Nou ha parlato da poco  in conferenza il tecnico Xavi Hernandez, direttamente dal centro sportivo blaugrana.

FCINTER1908.IT, presente sul posto con il suo inviato, vi riporta le sue parole qui di seguito: "Ci aspettiamo un'Inter molto simile a quella vista a Milano. Loro giocano normalmente in difesa con un blocco basso, noi abbiamo provato alternative per attaccarli meglio. Dobbiamo essere coraggiosi, è una finale per noi. Non c'è possibilità d'errore dopo le due sconfitte. Speriamo in una notte magica. Bisogna cambiare per attaccare meglio, dal primo minuto dobbiamo dimostrare molta intensità perché valgono solo i tre punti".

Dobbiamo quanto conta?

"E' importantissima. Non abbiamo fatto quanto dovevamo fuori casa, ora in casa possiamo ricomporci e ricollocarci. Siamo in una situazione scomoda, ma daremo tutto il possibile. Ci si aspetta molto da noi, è una finale e l'affronteremo come tale".

Qual è il messaggio allo spogliatoio per la gara di domani?

"Essendo positivo, vedo tutto come un'opportunità. Ci sono pressioni, per noi è una situazione scomoda ma domani l'affronteremo nel migliore modo possibile. Con coraggio e personalità, non abbiamo altra scelta che ottenere i tre punti. Cerco di dare il massimo affetto ai giocatori per affrontare questa finale, è quasi un 'sedicesimo'".

Che importanza ha il pubblico per portare la squadra avanti nella coppa?

"Domani ci sarà un sold out, la tifoseria ha capito il momento. Domani il Camp Nou deve essere un vulcano, noi ci giocheremo la pelle e daremo tutto per i tre punti".

Sei ottimista?

"Sempre. Chiedo di non ridurre l'intensità dal primo al novantesimo, questa è la Champions e bisogna giocarla nel migliore modo possibile. C'è voglia di rivincita".

Kounde sarà convocato?

"Non contiamo su di lui, salvo sorprese dell'ultimo momento. Domenica, invece, potrà giocare, ma dipenderà dalle sue sensazioni. Lo vedo bene".

Siete passati dal volare ad una resa inferiore, dal punto di vista fisico come vedi i tuoi?

"Bisogna fare una buona diagnosi di quanto fatto. Abbiamo ridotto intensità nella pressione alta, il Celta gioca molto bene a calcio e nel secondo tempo ci ha dominato in molte fasi. Vogliamo spingere in alto per tutti i 90' e attaccare meglio di quanto fatto nel primo tempo a Milano".

Firmi per l'1-0?

"No. Firmerei per un 2-0, se posso scegliere".

Nel 2010 c'era forse troppa ansia in quel famoso precedente. Non si può correre questo rischio?

"L'aspetto psicologico è importante. Bisogna sapere come attaccare e prendere posizione, sia dal punto di vista offensivo che difensivo. Meglio segnare subito, ma dobbiamo avere pazienza. Loro si chiudono dietro, quindi dovremo sforzarci per attaccare. Se lo faremo come nel secondo tempo dell'andata, sono ottimista".

Come convinci i giocatori perché si sentano in grado di vincere?

"E' una finale. Bisogna giocarsi il tutto per tutto, con ottimisti senza subire troppo la pressione. Loro devono divertirsi giocando, il Camp Nou pieno è meraviglioso e se vinciamo non vi dico. Bisogna cambiare la dinamica del girone di Champions League. L'Inter chiude molto bene in mezzo, noi cercheremo di attaccare bene da entrambi i lati".

Lo stile è innegoziabile come dicevi tempo fa?

"Per noi giocare bene è dominare la partita, stringere il rivale nel suo campo, avere possesso palla perché se ce l'hai tu, non ce l'ha l'altro. Questo per me è giocare bene, ma capisco anche altre metodologie, concetti e idee. La nostra scelta è chiara, per questo il secondo tempo col Celta non mi è piaciuto. Dobbiamo fare come fatto a Milano, ma attaccando meglio. Questa è l'idea irrinunciabile? Sì, ma c'è sempre un avversario in campo che complica le cose".

Uscire dalla Champions sarebbe un fallimento o altro?

"Una grande delusione, ma cerchiamo di pensare positivamente. Vogliamo vincere e continuare ad essere vivi in questa competizione. Abbiamo sbagliato a Monaco, ci sono state polemiche a Milano e ora abbiamo una situazione complicata, ma c'è una finale per compensarla. Domani vogliamo pensare positivamente che dovremo fare una grande partita per avere una notte magica. Mi piacerebbe scendere in campo, preferirei scendere in campo. Per noi è un'opportunità, se non ce la faremo, vedremo".

Si è parlato molto di arbitri: tu dopo la partita, il presidente in assemblea. C'è troppa pressione sugli arbitri?

"Ormai è fatta. C'era sdegno logico dopo la partita, domani però dobbiamo pensare a giocare a calcio. Se miglioreremo il gioco, non ci sarà tanto tempo di parlare di arbitri. Bisognerà vincere e spero non dipenda da una decisione dell'arbitro".

Tu come vivi questa prima 'finale' da allenatore?

"Ho la sensazione che sarà una grande opportunità per cambiare quanto fatto nelle ultime partite. Vogliamo dimostrare che il nostro livello è più alto di quanto si è visto, i calciatori devono essere motivati e fare una grande partita. Ora non penso alle conseguenze in caso di un cattivo risultato. Per me e per i giocatori è una grande opportunità".

L'Inter potrebbe giocare con una sola punta e un centrocampista a ridosso.

"Noi a prescindere dal sistema cambieremo poco. Abbiamo idee molto chiare di come giocare e attaccare, ne parleremo con la squadra perché si sentano a loro agio in difesa e all'attacco. Se l'Inter cambierà sistema non è affar nostro, noi abbiamo idee chiare".

Come essere verticali contro una squadra che si difenda bassa?

"Loro non staranno tutta la gara nel loro campo. Quando perderanno palla, bisogna essere più verticali e aggressivi nei confronti della porta avversaria".

Lewandowski è stato un po' grigio contro il Celta e all'andata contro l'Inter. 

"E' la giornata di tutti domani. Della squadra, del blocco difensivo e dell'attacco. Robert deve essere importante sempre, non solo domani. Tutti devono fare qualcosa in più per fare un gran gioco e vincere".

C'è voglia di rivincita per quanto accaduto settimana scorsa. Questo è positivo?

"Speriamo non porti ansia e che tutto sia positivo. Che questo sdegno dopo Milano ci serva per vendicarci, perché meritavamo qualcosa in più. Spero questa rabbia ci serva per attaccare meglio".

Perché Lewandowski non ha segnato contro le più forti in Champions League?

"A Monaco abbiamo avuto molte opportunità, è stata una questione di efficacia. A Milano è stata più difficile contro tre difensori molto forti, dovevamo stargli più vicino. Facendo così avremmo più vantaggio".

I tifosi.

Il pubblico è sovrano. Speriamo ci aiutino e che siano positivi, che ci aiutino a vincere la partita. Se fischiano qualche calciatore, le cose cambieranno. E' già successo. L'obiettivo è che si sentano orgogliosi della squadra".

Hai parlato con Laporta?

"Essere uniti è positivo. Non sapevo sarebbe venuto oggi, dopo lo vedrò. Bisogna essere uniti come la famiglia che siamo. Qualunque cosa accada, la gente deve essere orgogliosa del Barcellona".

De Jong come sta?

"Bene. Lo abbiamo recuperato, vedremo le sensazioni in allenamento prima di decidere come impiegarlo".