Barcellona e il Camp Nou rievocano dolci ricordi a tinte nerazzurre. "La Remuntada" e il 2010, l'anno del Triplete con José Mourinho in panchina. Poche settimane dopo, dall'idea di alcuni interisti emigrati in Catalogna nasce l'Inter Club Barcellona, intitolato proprio "La Remuntada". "Ricordo le parole di Piqué, che poco prima della gara di ritorno al Camp Nou disse 'I calciatori dell'Inter rimpiangeranno di essere calciatori' - ci racconta con un fare soddisfatto Francesco, uno degli attuali presidenti - Il nostro è 'Mes que un Club', proprio come il club blaugrana".
primo piano
FCIN1908 – L’Inter club di Barcellona: “Si può sognare, ora o mai più. Il Barça ha 2 problemi”
L'inviato nella città spagnola ha raccolto la testimonianza dei fondatori del club che raccoglie i tifosi nerazzurri
La partita di questa sera rappresenta un appuntamento da segnare in agenda in rosso per i residenti a Barcellona. L'Inter arriva in Catalogna per sfidare la formazione di Valverde. "Ora o mai più", ci dice l'altro Francesco. I due, insieme a Pietro, gestiscono il club - che oggi conta circa 40 unità - da pochi mesi. Il momento negativo dei blaugrana offre la possibilità di sognare ai nerazzurri, che si augurano di espugnare il Camp Nou dopo il mezzo passo falso all'esordio con lo Slavia Praga. I tre, che vivono e lavorano a pochi chilometri dalla città catalana, ci raccontano le sensazioni sulla squadra di Valverde: "Stanno vivendo un momento difficile e hanno due problemi: sono a fine ciclo e si è creata una frattura tra spogliatoio e club dopo le parole di Piqué. Il difensore vuole sfruttare la delusione dei tifosi, che criticano l'attuale dirigenza e rivogliono Laporta".
I tre stasera saranno sugli spalti del Camp Nou mentre altri membri si ritroveranno al Santobar, nel quartiere gotico, per sostenere la squadre di Conte. Non sarà della sfida Romelu Lukaku per un problema muscolare, un'assenza che divide. Per Pietro "il belga poteva essere molto importante per sfidare la fisicità dei difensori catalani", mentre i due Francesco puntano sulla velocità di Sanchez e Lautaro Martinez per beffare la difesa catalana. Il calciatore più temuto in casa Barcellona è sicuramente Diego Godin:"Hanno una profonda stima e rispetto per l'uruguaiano. Lo considerano fortissimo. Per quanto riguarda Sanchez, invece, nutrono rispetto per i suoi tre anni qui. Lo hanno apprezzato per il suo impegno e sono contenti di ritrovarlo". Discorso diverso per la rosa nerazzurra: "La poca esperienza internazionale fa si che nell'ambiente Barcellona si conoscano poco i calciatori dell'Inter come Sensi e Barella". In uscita, i tre hanno le idee chiare: "Speriamo di non rivedere più Icardi e Perisic e che PSG e Bayern li riscattino".
Proprio i due rappresentano le grandi sorprese di questo avvio di stagione: "A Sensi sta andando tutto bene ma siamo certi che continuerà così, mentre Barella è in prospettiva più forte e completo. I due sono il futuro di Inter e Nazionale". Su Conte, i tre presidenti dell'Inter Club Barcellona hanno pochi dubbi: "Insieme a Marotta è uno dei migliori acquisti possibili. Ha allenato il Bari e ha esultato contro il suo Lecce: in carriera ha sempre dimostrato di essere un grande professionista e ripudiare il suo passato ora è uno dei migliori in circolazione". Impossibile un paragone con Mourinho anche se...: "È l'unico insieme a Simeone a essere in grado di ricalcare il percorso dello Special One".
Nonostante il periodo no, c'è grande ottimismo in casa Barcellona. "Non hanno paura di nessuno e hanno la presunzione di pensare di essere in grado di poter vincere contro tutti. Non temono l'Inter" ci spiegano i tre. Sul gruppo F, i due Francesco e Pietro non hanno dubbi: "Il Borussia vincerà il girone con Inter e Barcellona a giocarsi il secondo posto. Già stasera un ko potrebbe significare molto per i blaugrana, mentre un pareggio inguaierebbe entrambe. In Europa paghiamo una rosa molto giovane".
Dopo il Barcellona ci sarà la gara contro la Juventus, una sfida sentissima in casa nerazzurra: "Dobbiamo vincere, almeno a San Siro. E speriamo di incontrarli anche in Champions League più avanti. Champions? Sono forti e hanno un girone semplice, ma non vinceranno nemmeno quest'anno". Pietro dice la sua sugli obiettivi: "Tra scudetto e Champions scelgo il primo".
La chiacchierata si chiude con un pronostico. "Per me vinciamo 1-0 con gol di Godin", dice Francesco. Pietro preferisce non sbilanciarsi e afferma "L'importante è non perdere", mentre anche l'altro Francesco è ottimista: "Andiamo sul 2-0, poi finisce 2-1. Chi segna? Barella".
(Fonte: FCINTER1908.IT, da Barcellona Alessandro De Felice)
© RIPRODUZIONE RISERVATA