Intervistato da O Globo, Felipe Melo è tornato sull'espulsione rimediata in Inter-Lazio che gli fece saltare la convocazione in nazionale
Intervistato da O Globo, Felipe Melo ha parlato anche del suo rapporto con Dunga. Il centrocampista ricorda l'espulsione rimediata nel corso di Inter-Lazio del 20 dicembre 2015 che gli costò la chiamata in nazionale. "Dunga ha aperto le porte alla squadra brasiliana. Lo ricorderò per il resto della mia vita. Si è fidato e ha funzionato, giusto? "Ah, ma il Mondiale non lo ha vinto...". Sono tanti anni che non vinciamo un Mondiale, ma abbiamo vinto anche altre cose e non abbiamo vinto il Mondiale. Non ha vinto perché non doveva succedere. Ma sicuramente ho fatto la mia parte".
Ma quando Dunga torna non ti chiama...
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"Ricordo. Sarei stato convocato per un'amichevole, sarei tornato in Nazionale quando c'era lui. Durante Inter-Lazio c'è stata un'azione, e sto parlando dal profondo del cuore, del tutto involontaria, ma la giocata è venuta molto brutta. Vado per calciare il pallone, e il giocatore della Lazio è sotto. Abbasso la gamba destra e salto in modo da non prenderlo con la gamba. Sembrava una mossa da wrestling. Sono stato espulso e tutti a dire "Felipe Melo non cambia". Ed è stato del tutto involontario. Ci sono altre giocate in cui sono stato espulso, ho giocato davvero forte, ma non questa. Tanto che il ragazzo era a terra e gli ho chiesto scusa. Ero sulla lista dei convocati, poi me lo hanno detto. Ma alla fine sono stato escluso a causa di quello che è successo".