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E poi?
"Usciti dallo stadio alcuni dei nostri ragazzi erano abbastanza arrabbiati, sono venuti da noi chiedendo di poter andare a cercare un confronto con chi ha fatto questo gesto. Gli è stato detto che ci avremmo pensato. Il problema è che qualcuno si è sentito libero di poter agire. Così un gruppo di ragazzi si è staccato e si è sentito in dovere di poter fare questa azione in piena autonomia… Poi durante il tragitto nel tentativo di cercare la tifoseria bianconera sono stati intercettati delle forze dell'ordine e lì c'è stato il secondo errore, che è quello di cercare di sfondare per arrivare poi all'obiettivo e ne è nato un conflitto".
E le conseguenze sono note…
"Non tutte. Non ci sono solo i daspo o gli arresti. Le forze dell'ordine hanno deciso di punirci ulteriormente. Abbiamo sbagliato e accettiamo questa punizione. Tutto quello che prima veniva concesso, adesso è stato congelato. Mi preme dire che accetto da parte delle istituzioni questa presa di posizione, però com'è giusto che sia le punizioni hanno un inizio e una fine. Io spero che da qui a 15 giorni la situazione si delinei perché noi, nonostante tutto, abbiamo deciso di prenderci giustamente la colpa e siamo pronti a prenderci la responsabilità di quello che è successo. Se poi la punizione diventa vita natural durante allora non è più una punizione, ma diventa un abuso nei nostri confronti".
(L'intervista completa al link https://internews08.it/inter-parla-marco-ferdico-resp-curva-nord-gli-scontri-con-la-juventus-ci-prendiamo-la-colpa-ma-le-punizioni-iniziano-e-finiscono/)
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