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Ospite a Radio Dee Jay, Riccardo Ferri, ex difensore dell'Interha detto la sua sul momento dei nerazzurri rispondendo alle domande del duo Zazzaroni-Caressa. Ecco cosa ha detto: «Il gioco dell'Inter? Ma chi se ne frega. Dopo anni di predominio juventino, l'Inter ha fatto una stagione da protagonista l'anno scorso ed è avanti meritatamente. La difesa è iniziata quando si è tolto il trequartista, si è abbassato il baricentro e l'Inter sfrutta le sue caratteristiche, le ripartenze. Non ci sono solo Lukaku e Lautaro. La squadra è coperta quando difende e attacca. Quando andiamo all'estero ci confrontiamo con realtà diverse, ancora lontane, ma vale per tutti i club italiani».
-Chi ha i soldi vince...
Non è sufficiente. Servono soldi, idee e programmi.
-PSG, Bayern chi mancava? Lewandowski: se gioca lui vincono...
Sono due squadre che se ne fregano della fase difensiva e se le danno di santa ragione tutta la partita.
-Chi ti ha impressionato dei giocatori dell'Inter?
Lukaku, anche se sembro banale. Non solo per i numeri ma per atteggiamento. È un leader, si è fatto posto nella testa dei tifosi ma anche nello spogliatoio e quando succede questo i compagni si sforzano per aiutarlo, con uno con il suo atteggiamento si fa volentieri.
-Tu eri un difensore rapido, come si marca Lukaku?
Non dandogli appoggi, devi leggere prima le linee di passaggio. Se ti poggi su di lui sei morto, non lo devi far girare e chiedere la collaborazione del reparto. Questo è indubbio.
-Se avessi un compagno di reparto che fa il regista e sbaglia il passaggio ti manda in porta l'avverario smetti di credere in quel tipo di gioco?
Secondo me ci sono letture durante la gara che non serve l'allenatore. L'errore di Arthur e Bentancur sono errori che il difensore doveva dire inutile prendere palla dietro, ma ti portiamo noi la palla su. Anche perché se i centrocampisti fraseggiano nell'area propria si fa fatica. Come tutte le situazioni dipende sempre dalle caratteristiche dell'avversario. Non può esserci omologazione.
(Fonte: Radio Dee Jay)
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