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Festa: “A queste condizioni Suning deve vendere l’Inter a meno che…”

Matteo Pifferi

Il giornalista del Sole 24 Ore ha parlato così dei possibili scenari che si presentano davanti all'Inter

Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, il giornalista del ‘Sole 24 Ore’ Carlo Festa ha illustrato i prossimi passi e gli scenari possibili per l'Inter:

"La trattativa con BC Partners credo che ormai sia finita definitivamente o almeno fino a fine campionato. Questo perché Steven Zhang ha detto che l’Inter può essere ceduta solamente per un 1 miliardo di valutazione, ma non glielo darà mai nessuno al mondo. È possibile una cessione di minoranza ed un prestito, ma anche in questi casi bisogna utilizzare il condizionale”.

Situazione Inter

“L’Inter ha quasi 400 milioni di debiti su un fatturato che è più o meno lo stesso, una leva finanziaria già piuttosto pesante di per sé, quindi aggiungere 250 milioni di prestito significherebbe raggiungere quasi i 700 milioni di debiti e sarebbe insostenibile per una società che non genera cassa. Perciò l’opzione che potrebbero studiare per non appesantire troppo l’Inter è un’operazione stile Elliott–Milan, dove vanno ad indebitare la struttura societaria in Lussemburgo dove c’è la Holding che controlla. Quindi i 250 milioni li prende in prestito la Holding lussemburghese, che poi li rigira all’Inter, e in questo modo la Holding lussemburghese e quindi tutto l’Inter sarebbe in pegno al fondo che andrebbe a sottoscrivere questo accordo. Questa è l’operazione più probabile. Chi la sta provando a fare è Fortress, questo fondo americano molto speculativo stile Elliot, e Bank Capital Credit che è un altro fondo che è attivo in queste operazioni".

Altre soluzioni possibili

"C’è, poi, l’opzione minoranza e gli unici che stanno trattando su queste basi con gli avvocati sono questi sauditi di PIF, nome importante con tantissimi soldi, ma bisognerà vedere quanto sono interessati a comprare una minoranza. I sauditi in questa fase hanno bisogno di migliorare la propria immagine internazionale e comprare una parte dell’Inter avrebbe un senso in questa direzione, anche se comprare la minoranza in una squadra di calcio non ha alcun senso finanziario. L’obiettivo di Suning è arrivare a fine campionato, perché come hanno detto agli investitori vogliono vincere il campionato".

Sponsorizzazioni Inter

"Un altro discorso da affrontare sono le sponsorizzazioni: chi va a comprare l’Inter si trova davanti 100 milioni di euro di sponsorizzazioni cinesi che dal momento che non ci sarà più Suning si volatilizzeranno. Insomma, ci sono diverse possibilità e diverse variabili. A mio avviso e secondo a quanto emerge dalla Cina, l’Inter non è una priorità per Suning, quindi se trovano un compratore che offre la cifra desiderata vendono. Il problema è trovare un compratore che valuti 1 miliardo di euro l’Inter. Bc Partners ha offerto 700 milioni e nessun investitore britannico arriverà ad un 1 miliardo di valutazioni. Suning e Zhang considerano quella la valutazione dell’Inter, perché la valutano da una serie di variabili come lo stadio futuro e la super lega europea. Per loro l’Inter fra cinque anni avrà un fatturato molto superiore a quello attuale. Per quello che conosco io, quella valutazione la può sborsare solamente un investitore come PIF o qualche investitore del Golfo Persico, quindi qualcuno che vuole entrare nel mercato italiano non solo per il calcio ma anche per altri motivi".

Suning

"Il gruppo cinese è grande, con molte controllate, quindi non si può dire che ha problemi di liquidità. Ha dei debiti abbastanza elevati, ma credo che possa far fronte a questi debiti. Il problema è che non può portare capitali all’estero in questo momento perché il Governo cinese li fermerebbe. Il vero tema è: Suning riuscirebbe a portare 250 milioni all’estero senza restrizioni? Il Governo di Pechino si pone contro a queste operazioni. A queste condizioni Zhang deve vendere l’Inter, salvo che non riescano a portare soldi extra-Cina in Italia. Nell’attuale situazione non possono tenersi l’Inter".