Carlo Festa, giornalista del Sole 24 Ore, ha concesso un'intervista sul canale YouTube di Marco Barzaghi per discutere del futuro societario dell'Inter. Queste le sue dichiarazioni su ciò che sarà del club nerazzurro: "Zhang sta percorrendo entrambe le opzioni: la possibilità di una cessione alla cifra che vuole lui, cioè 1.2 miliardi, oppure buttare la palla in avanti prendendo tempo e rifinanziando con un altro soggetto. Quest'ultima opzione è un dato concreto perché Zhang e i suoi consulenti sono andati a parlare con diversi soggetti, credit fund come lo stesso Oaktree, che operano prestando alle aziende.
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Festa: “Se Raine trova compratore, Inter ceduta in pochi mesi. Pif e Bertarelli…”
Il problema è se riuscirà ad avere questo nuovo prestito: siamo in una situazione economico-finanziaria difficile, il tasso dei prestiti è aumentato del 50%: è difficile negoziare un finanziamento in questa fase. Nel caso di Zhang si parte già da tassi molto elevati, nel 2024 la cifra lieviterà a circa 360 milioni compresi gli interessi: Zhang dovrebbe rifinanziarla con tassi ancora più elevati, diventa una catena che rischia di stritolarti. E' difficile che riesca a fare qualcosa di questo tipo: è possibile, ma a che costo? Io ho sentito diverse persone che is occupano di queste questioni, mi dicono tutte che è molto difficile questa strada.
Poi c'è l'ipotesi cessione: l'ipotesi finanziamento la sta seguendo Goldman Sachs, mentre questa Raine Group perché è specializzata in operazioni di questo tipo. Raine è stata chiamata perché conosce tutti i maggiori investitori del calcio nel mondo. E' difficile riuscire a fare un'asta come col Chelsea, l'Inter è diversa come società e bilanci e la Serie A non è la Premier: verranno valutati tutti i possibili investitori, ma non è facilissimo perché un investitore vuole mettere i soldi ma non vuole svenarsi prima. Nel caso dell'Inter vanno tirati fuori 1.2 miliardi e poi ricapitalizzare il club con un altro centinaio di milioni: l'operazione può avvicinarsi a 1.5 miliardi, questa cifra non ce l'hanno in tanti nel mondo del calcio.
Se fossi un tifoso interista io vorrei qualcosa di certo e consolidato: questo sarebbe avere una proprietà sicura, che magari non investe centinaia di milioni ma che sa quello che fa e che ha i soldi per fare investimenti principali. Gli Zhang oggi non possono dare queste garanzie, ora non hanno più una presa certa su Suning: il governo cinese non vuole più investimenti nel calcio e Zhang sta andando avanti su qualcosa che non è più gradito in Cina. A me risulta peraltro che Steven sta andando avanti su una strada non condivisa dalla famiglia: fosse per loro, l'Inter sarebbe stata già venduta da tempo.
Ho avuto indiscrezioni sul futuro e tutte vanno verso gli Stati Uniti perché ci sono gli investitori con maggiori dotazioni finanziarie. PIF si è interessata per poco tempo all'Inter, poi a me risulta che non l'abbia più guardata: però girano dei rumors di fantafinanza per cui la candidatura di PIF possa riemergere dopo i Mondiali, ci credo poco. Anche per Bertarelli si parla di ipotesi, non c'è nulla di concreto al momento. Al momento c'è tanta gente che guarda per l'Inter ma nessuno che entra nella porta a bussare.
Riapertura dalla Cina? A me non risulta proprio ci sia un'apertura verso lo sport all'estero, non vedo proprio possibilità che il governo dica di investire nel calcio, già alcuni anni fa interessava poco. Io penso che il 2023 sarà l'anno cruciale e vedremo se Zhang resterà in sella: per me lui lo vuole fortemente, ma salvo colpi di scena non vedo come possa fare, i soldi sono pochi e quelli che ci sono sono presi a debito. Se dovesse esserci un acquirente, la cessione si può chiudere in qualche mese: se Raine trova un interessato a dicembre, entro marzo può esserci una prima firma. Per me non prima di giugno, quando saranno anche più chiare le cose sulla Superlega: per me metà anno potrebbe essere un periodo propizio per capire se l'Inter avrà un compratore", ha concluso.
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