In principio era il calcio all'olandese dei rivoluzionari Cruyff, Neskeens, Krol, sublimi ma perdenti in due finali mondiali, poi è arrivato il trionfo europeo dei milanisti Rijkaard-Gullitt-Van Basten e gli orange sono diventati definitivamente i brasiliani d'Europa. Successivamente, a parte Van Nilsterlooy la vena si è inaridita, la scuola Ajax ha sfornato buoni elementi girovaghi sui palcoscenici internazionali ma non più assi. In Spagna era il Barca la colonia preferita, poi le cose sono cambiate e, facendo incetta di tutto il meglio del calcio mondiale, il Real ha assorbito pagandoli a peso d'oro anche i migliori olandesi, da Drenthe a Robben fino a Snejider, salvo poi ricambiare tutto. La scorsa estate il ritorno di Florentino Perez ha prodotto scandalosi esborsi, 250 milioni di euro per rastrellare Cristiano Ronaldo, Kakà, Xabi Alonso, Benzema. Una furia selvaggia di acquisti, per andare appresso al Barcellona plurivincitore in tutte le manifestazioni, che ha portato anche al frettoloso accantonamento, tra gli altri, di Robben e Snejider, che hanno fatto la fortuna di Bayern e Inter. Com'era prevedibile la stagione del Real è stata fallimentare, considerando gli investimenti. Tanti galattici non fanno una squadra, specie se affidata a un timoniere non all'altezza, come il cileno Manuel Pellegrini. Ancora una volta il Real è uscito agli ottavi di Champions, con il Lione, in Coppa del Re ha ceduto a una squadra di terza categoria, lo scudetto è riandato al Barca anche se all'ultima giornata.
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FINALE CHAMPIONS:SNEIJDER VS ROBBEN, ULTIMO SMACCO REAL
In principio era il calcio all’olandese dei rivoluzionari Cruyff, Neskeens, Krol, sublimi ma perdenti in due finali mondiali, poi è arrivato il trionfo europeo dei milanisti Rijkaard-Gullitt-Van Basten e gli orange sono diventati...
E come se non bastasse i 'cuginì dell'Atletico si sono impossessati della Europa League battendo il Fulham. La finale di Champions programmata al Bernabeu sembrava disegnata su misura per il Real che invece potrà al massimo tifare per Josè Mourinho, visto che quasi certamente il tecnico portoghese lascerà l'Inter per gettarsi nella nuova avventura. Ma l'ultima onta per i tifosi merengues sarà quella di assistere ad una finale in cui saranno protagonisti tanti ex. L'Inter oltre a Snejider schiera infatti Samuel (pagato 25 mln nel 2004 e ceduto l'anno dopo a 15), Etòo, che è transitato nelle giovanili per poi andare a fare la fortuna del Barcellona, Cambiasso che l'Inter ha preso addirittura a 24 anni a parametro zero. Una politica cieca e sprovveduta, confermata dalla cessione dei due olandesi che infiammeranno la nottata del Bernabeu. Sembrano un pò gemelli Arjen Robben e Wesley Snejider, generazione '84: il primo, scuola Psv, sei mesi più anziano, dotato di una velocità fulminante (solo Ronaldo, è stato calcolato, lo batte allo sprint), il secondo scuola Ajax tecnica e corsa, tiro e continuità.
Robben è un attaccante esterno specializzato in bombe dalla distanza. Passando dal Groninga al Psv è arrivato al Chelsea nel 2004 per 18 mln conquistando i due scudetti con Mourinho che però lo utilizza a corrente alternata per una serie di infortuni (tanto da meritarsi l'irridente soprannome di 'talento di cristallò) e poi per un cambio di schema con l'arrivo di Ballack. Nel 2007 per la bellezza di 36 mln passa al Real: vince la Liga ma non convince del tutto e il Bayern nello scorso agosto lo preleva e Van Gaal fa la sua fortuna: si esalta in Champions con Fiorentina e Manchester, vince scudetto e coppa e sabato tenta il tris al Bernabeu facendo consumare di rabbia i tifosi del Real. Lo stesso che accadrà per Snejider che, lanciato da Ronald Koeman nel 2002 nell'Ajax, passa nel tempo dal ruolo di centrale a rifinitore. Nel 2007 va al Real per 27 mln, trova più spazio con la cessione di Robinho al City, non delude ma la squadra dopo uno scudetto cede progressivamente al Barca e arriva all'Inter a fine agosto scorso per 16 mln. Il resto è storia: con Robben e Snejider protagonisti Bayern e Inter si contendono sabato uno storico tris e l'Olanda spera, con simili campioni, di fare molta strada in Sudafrica.
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