L’Inter ha dimostrato in modo plateale, ben oltre il risultato, di essere di essere superiore come struttura fisica e come condizione atletica. I nerazzurri sono riusciti ad alimentare una pressione costante e, specie nel primo tempo, hanno travolto regolarmente le tenere trincee rossonere in mediana. La spinta muscolare di Dumfries e Dimarco non aveva paragone con la leggerezza creativa di Diaz e Saelemaekers. Le gambe affannate non consentivano al Diavolo di tenere la squadra corta, compatta: è stata la prima ragione della disfatta. I nerazzurri sfrecciavano tra le linee. Improbabile che, da qui a martedì, il Milan possa ridurre il gap atletico. L’Inter resta più potente: difendersi dall’attacco di un pugile più leggero è sempre un bel vantaggio.
primo piano