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Non credo che Moratti e Bergamo tramassero per ottenere risultati. In queste telefonate mi sembra non ci sia nulla. Io so che il nostro presidente di allora Cipollini parlava con Pairetto e Bergamo, ma non chiedeva fatti come sembra facesse Moggi. Era normale parlare con il designatore il luned mattina, non mi risultata ci sia una sanzione che impedisca ai presidenti di parlare con il designatore». L'ex patron del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara difende il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, finito sotto i riflettori per alcune conversazioni con Bergamo e relative al periodo dello scandalo di calciopoli. «Tra telefonare e commentare e telefonare e chiedere dei favori per garantirsi dei risultati ce ne passa - dice Gazzoni all'agenzia radiofonica Grt - ma questo lo decideranno i giudici. Ricordo vagamente quel Bologna-Inter di cui si parla in queste intercettazioni, ma non ci fu partita. Io penso che la linea difensiva del legali di Moggi sia questa: 'Io non ho fatto niente di male, il mio modo di parlare era identico a quello di tutti quanti, il mio linguaggio è stato male interpretatò. La verità è che Luciano Moggi aveva le mani sul calcio, aveva un potere assoluto»
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