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Certezza per il futuro
—In qualsiasi altra squadra di primissima fascia del campionato italiano, il romano classe 1999 giocherebbe titolare in mezzo al campo, ma nell’Inter si è ritrovato “chiuso” da un tris di insostituibili come Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu, a cui Inzaghi non rinuncia praticamente mai. Sia per non alterare i meccanismi di gioco della squadra, sia per non intaccare ingranaggi rodati che ormai funzionano a memoria come lo scambio di posizione tra le mezzali, sempre più frequente a gara in corso. Di certo Frattesi si è fatto trovare pronto nel momento del bisogno, ha superato largamente il passaggio dalla provincia a una big del nostro calcio e per il futuro dell'Inter rappresenta già una certezza nel reparto nevralgico del campo.
Derby speciale
Visto il suo immediato attaccamento alla maglia nerazzurra e l’amore dimostrato verso i tifosi, il talentuoso ventiquattrenne spera di giocare almeno uno spezzone nel derby di lunedì prossimo contro il Milan, avversaria a cui ha rifilato il primo gol da interista nel settembre scorso ricevendo l’abbraccio caldissimo di San Siro. Una stracittadina speciale che l’aveva portato dritto al cuore dei supporter, anche per quel gesto del poker fatto con le mani mostrato a Krunic proprio poco prima del suo 5-1 finale. L’altro gol decisivo, come quello di Udine dieci giorni fa, l’aveva invece segnato al Verona nel giorno della Befana al 93’ in un finale bollente e sempre a San Siro. L’esultanza sfrenata di quella volta è finita nell’album dei ricordi della cavalcata in campionato, con Frattesi in mutande arrampicato sui cancelli di San Siro per fare festa con i tifosi. Visto il talento a disposizione, altre occasioni simili non mancheranno per far innamorare ancora la propria gente”, si legge.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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