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Getty Images
Cosa c’è davvero dietro l’esultanza di Davide Frattesi dopo il gol del 2-1 col Verona. Tuttosport oggi si sofferma sui primi mesi all’Inter del centrocampista, arrivato in estate dal Sassuolo. “Un urlo liberatorio. Una gioia incontentabile. L’istantanea di un’esultanza che può diventare iconica nella corsa al Tricolore. Il gol del 2-1 di Davide Frattesi contro il Verona non ha solo regalato tre punti preziosissimi all’Inter per la classifica e per fregiarsi del titolo di squadra campione d’inverno. Ma rappresenta di fatto una rete che può diventare fondamentale anche per il centrocampista della Nazionale.
Sbarcato a Milano con la voglia di spaccare il mondo, ma pure con la consapevolezza di avere davanti tre pezzi da novanta ai quali sarebbe stata durissima togliere il posto da titolari - e infatti così è stato, almeno sinora - Frattesi ha lavorato duramente, allenamento dopo allenamento, con l’obiettivo di migliorare e di farsi trovare pronto all’occorrenza.
In realtà in Champions League, dove sicuramente ha trovato più continuità, i numeri certificano un torneo affrontato da veterano: col fortunato assist, parole sue, a Lautaro nell’esordio contro la Real Sociedad, il rigore procurato e un’ulteriore assistenza per Sanchez nel 2-1 casalingo al Salisburgo ed infine la rete del 2-3 contro il Benfica prima del definitivo pareggio nerazzurro. In campionato invece, dove Davide ha alternato sostanzialmente ottimi ingressi in campo a spezzoni non indimenticabili, anche e forse proprio per un minutaggio non così continuo (il centrocampista ha disputato 395’ in 5 presenze in Europa, 338’ in 17 gettoni di Serie A), è stato comunque anche capace di battezzare il minuto Frattesi, il 93’, con le due realizzazioni rifilate a Milan e Verona.
Il centrocampista, senza mai alzare la voce o fare polemiche, anche prima del tocco vincente contro i veneti fremeva per giocare di più - come è normale e giusto che sia -, tanto da avere come obiettivo quello di velocizzare il più possibile un suo costante impiego anche nella manifestazione nazionale. Va bene essere un titolarissimo dell’Inter del futuro, ma provare a esserlo anche in quella del presente, o quantomeno cercare di scendere in campo più minuti possibili, è solo la prova lampante da parte di un ragazzo tanto esuberante, quanto generoso, di una voglia matta di fare bene il proprio mestiere e del voler ripagare chi ha investito tanto su di te. Ecco quindi che contro il Monza, dopo quanto accaduto sabato a Siro, è assolutamente plausibile che Frattesi possa partire dal 1’. Da questo pomeriggio (ieri la squadra ha riposato) il calciatore proverà a ribadire negli allenamenti la sua candidatura lanciata contro i veneti”, si legge.
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