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La fuga di Vieri, la birra di Maicon, la sigaretta di Recoba: Inter, la storia della Pinetina

Gianni Pampinella Redattore 

"Fine anni 90, mattinata di noia. Bobo Vieri e Ronaldo il Fenomeno un giorno recuperano un pacco di biglietti in segreteria, escono dai cancelli e si mettono a vendere biglietti, con i tifosi che - letteralmente - impazziscono. Non è ancora l’epoca dei selfie, vanno di moda gli autografi. A proposito di Vieri: celebre è la fuga architettata da Bobo con Gigi Di Biagio. Fa un caldo pazzesco, nella camera dei due non si respira. Così Di Biagio fa: “Non ce la faccio più”. E Vieri replica: “Andiamo a dormire a casa mia”.

"E così fanno, salvo che poi Di Biagio cambia idea e si fa accompagnare a casa, dove ci sono moglie e bambini. Metà anni 90: vigilia di un derby, è già mezzanotte. Stravaccato su un divanetto della struttura che ospita i calciatori, Beppe Bergomi si alza e dice: “Tutti a nanna”. Ma l’allenatore Giampiero Marini, che anni prima a Bergomi ha dato il soprannome di “Zio”, lo blocca e gli fa: “Prima di un derby non si dorme mai”. Bergomi è contrariato, vorrebbe andare a riposare. Marini insiste, prende la chitarra e comincia a suonare. Tra una cosa e l’altra passano le ore e si fa mattina. Bergomi va in campo quel pomeriggio e sembra uno zombie: Milan-Inter 2-1, autogol dello “Zio”.

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