- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Una notte speciale per tutti gli interista, ma anche per il tecnico Luciano Spalletti. Vincere il derby col Milan al 93' non ha prezzo, soprattutto perché la vittoria è meritata e lo ha ricordato giustamente anche l'allenatore dei nerazzurri.
Come si legge su La Gazzetta dello Sport "Chissà se ieri notte, addormentandosi ai piani alti del Bosco Verticale, Milano gli sarà sembrata tutta nerazzurra, due sfumature di un colore solo. Luciano Spalletti non scherzava, quando diceva di voler scrivere un pezzo di storia dell’Inter. Perché nel derby di Milano ormai s’è capito, funziona così: non lo batti mai. E pure quando l’avversario pensa di averla scampata, ecco sbucare quel faccione pelato. Lo stesso che alla fine zompettava per il campo come se fosse più vicino ai 30 anni che ai 60. Benedetta esperienza, pugni al cielo come a Marassi ma stavolta non c’è un quarto uomo di mezzo, solo il boato di San Siro da assecondare. E pure benedetta soddisfazione, quella che ti fa dire «la partita è sotto gli occhi di tutti, è riduttivo dire che abbiamo vinto perché ci abbiamo provato di più – ha spiegato il tecnico –. Avremmo dovuto segnare prima, siamo sempre stati nella loro metà campo, con la difesa alta, e di questo vanno fatti i complimenti alla squadra, s’è visto il ghigno fino all’ultimo secondo»".
© RIPRODUZIONE RISERVATA